Virginia Raggi sta con Giorgia Meloni: «Felice che sia premier ma come donna non le perdoneranno nulla»
L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi sta con Giorgia Meloni. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera l’attuale consigliera comunale del Movimento 5 Stelle dice che con la neopremier si è sentita al telefono dopo gli auguri pubblici: «Ha davanti a sé un incarico impegnativo da far tremare le vene. In più è una donna e per questo non le perdoneranno nulla. La aspettano al varco. Al netto dei provvedimenti dell’esecutivo, che vedremo al lavoro, sono felice che una donna sia alla guida dell’Italia. Era ora». Riguardo il governo, invece, «da cittadina spero faccia bene per il bene del Paese. La partigianeria politica non mi appassiona e credo che penalizzi gli interessi collettivi. Io stessa, da sindaca, sono stata penalizzata perché c’era una opposizione ideologica verso le scelte della mia amministrazione. Certamente si è trattato anche di una reazione agli attacchi – ora devo riconoscere – spesso eccessivi del primo M5S. Mi sono ritrovata ad essere la prima, insieme a Chiara Appendino, a ricoprire un incarico amministrativo di rilievo e – la politica è questo – sono stata oggetto degli attacchi politici. Fa parte dei rischi del mestiere». Nel colloquio con Emanuele Buzzi c’è spazio anche per una risposta sulla sua contrapposizione con Giuseppe Conte: «Le contrapposizioni servono a chi vuole creare scontri o perseguire qualche interesse poco trasparente. È un tema che non mi riguarda e non mi interessa. Io parlo poco pubblicamente proprio perché non voglio alimentare questo clima». Infine, due parole sulla possibile candidatura a presidente della Regione Lazio: «Sto onorando il mio impegno da consigliera in Campidoglio. Di certo, non mi lascio strumentalizzare da beghe interne che sono lontane dai miei interessi e che credo non interessino a nessuno se non a coloro che alimentano queste voci. In questi ultimi mesi, oltre ad aver ripreso la mia attività di avvocato, sto studiando molto: ho approfondito temi legati alla transizione energetica che è un tema prioritario per il futuro dell’Italia, delle nostre aziende e dei nostri figli».
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