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Cop27, l’allarme sul clima di Al Gore che cita l’Italia: «Il Po si sta prosciugando» – Il video

07 Novembre 2022 - 15:59 Gianluca Brambilla
Tra i casi più preoccupanti elencati dall'ex vicepresidente Usa c'è anche quello italiano, tra i più evidenti sul cambiamento climatico in corso

C’è anche il fiume Po tra gli esempi citati da Al Gore per ricordare gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici. Dal palco della Cop27 – la conferenza delle Nazioni Unite che si è aperta ieri a Sharm El-Sheikh, in Egitto – l’ex vicepresidente americano ha ricordato l’estrema siccità che la scorsa estate ha colpito diversi Paesi in tutto il mondo, Italia compresa. «Il delta del Nilo si sta salinizzando – ha ammonito Gore – La siccità sta prosciugando il Mississippi negli Stati Uniti, il Tigri e l’Eufrate – culla della civiltà -, il fiume Po in Italia, la Loira in Francia, il Reno in Germania». Al Gore, che nel 2000 è stato sconfitto da George W. Bush alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, è da sempre un sostenitore delle battaglie ambientaliste e contro i cambiamenti climatici. Nel 2006 ha realizzato il documentario Una scomoda verità sui rischi del riscaldamento globale e nel 2007 è stato insignito del premio Nobel per la pace.

«Ci saranno un miliardo di migranti climatici»

Dal palco della Cop27, l’ex vicepresidente americano ha invitato i capi di Stato a prendere azioni concrete contro i cambiamenti climatici, che – oltre ai disastri naturali – potrebbero creare le più grandi migrazioni di massa nella storia dell’umanità. «Gli esperti prevedono un miliardo di migranti climatici che attraverseranno i confini internazionali in questo secolo», ha ricordato Al Gore. Tra le cause di questi grandi spostamenti ci sono anche la siccità e le ondate di calore, che rischiano di lasciare intere aree del pianeta senza acqua. Secondo il programma europeo di osservazione della Terra Copernicus, la crisi idrica che ha colpito il nostro continente nell’estate 2022 è stata la peggiore degli ultimi 500 anni. A luglio, la portata del Po è scesa addirittura sotto i 100 metri cubi al secondo, una cifra che viene considerata come soglia minima per identificare un «grande fiume». «Siamo tutti qui oggi perché continuiamo a usare il sottile guscio blu dell’atmosfera che circonda il nostro pianeta come una fogna a cielo aperto – ha aggiunto Al Gore da Sharm El-Sheikh – Per questo stiamo assistendo a questi disastri».

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