Germania, chiude in casa la figlia da quando ha 18 mesi per nasconderla al padre: liberata dopo sette anni
Una bambina di otto anni è stata liberata dalla polizia tedesca dopo essere stata rinchiusa dalla madre e dai nonni materni per almeno sette anni in una casa ad Attendorn, un piccolo paese di 25mila abitanti tra le colline del Sauerland, a Est di Colonia, in Germania. Il caso è stato scoperto a fine settembre, ma è stato reso noto solo recentemente. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, la bambina non sarebbe mai uscita di casa da quando aveva un anno e mezzo: non ha mai frequentato l’asilo, né la scuola e non ha mai giocato con altri bambini. La bambina però sa leggere e scrivere, ma presenta difficoltà a camminare, e una massa muscolare sottosviluppata a causa del mancato sviluppo in ambienti esterni. La bambina non risulta riportare segni di abusi o malnutrizione. Secondo quanto ricostruito finora dagli agenti la bambina sarebbe scomparsa nel 2015 quando aveva circa 18 mesi, e avrebbe trascorso gran parte della sua vita confinata in una stanza singola presso la casa dei nonni materni. La piccola aveva un anno e mezzo quando sua madre decise di non lasciarla più uscire, probabilmente per impedirle di avere rapporti con il padre, con cui aveva divorziato e che era convinto che la bimba si trovasse in Italia. La bambina attualmente si trova in affidamento temporaneo presso un’altra famiglia e, secondo le autorità, sarebbe «in buone condizioni generali». L’impatto con il mondo esterno, malgrado il trauma subito, sarebbe stato positivo, e la bambina sarebbe «sorpresa» e «felice», ma dovrà intraprendere un lungo percorso di riabilitazione fisica e psicologica.
Le indagini contro la madre che voleva la piena custodia della figlia
La procura di Siegen sta indagando sulla madre e sui nonni materni della piccola che avrebbero aiutato la madre a tenere nascosta la bambina al padre, dopo la separazione dall’uomo. In passato, la madre ha tentato più volte di ottenere la piena custodia della bambina, ma il tribunale ha deciso che entrambi i genitori avevano diritto all’affidamento. La donna ha dunque deciso di dire all’ex marito che si sarebbe trasferita temporaneamente in Italia con la figlia. Ma quando le autorità italiane hanno comunicato che né la madre né la figlia si trovavano nel nostro Paese, l’Agenzia tedesca per la protezione dell’infanzia ha lanciato l’allarme e dopo una serie di indagini e sopralluoghi, assieme alla polizia, sono riusciti a liberare la bambina.
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