Corea del Nord in soccorso di Mosca? Starebbe producendo uniformi invernali per i soldati russi
Uniformi russe made in Corea del Nord. Sarebbero almeno tre le fabbriche che nella capitale nordcoreana di Pyongyang e in altre città del Paese starebbero producendo «grandi quantità» di divise invernali, biancheria intima e calzature per i soldati russi che combattono contro l’Ucraina, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Radio Free Asia, che cita fonti anonime. Il tutto in violazione delle sanzioni approvate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro la Corea del Nord nel settembre 2017, quando venne approvata all’unanimità una risoluzione che ha messo al bando le esportazioni tessili di Pyongyang e imposto il divieto di esportazioni di petrolio e gas naturale, fatta eccezione per una quantità necessaria per il sostentamento della popolazione nordcoreana.
Secondo le fonti, nelle fabbriche nordcoreane vengono utilizzate materie prime russe che, una volta lavorate, vengono riportate in Russia utilizzando la tratta del “Ponte dell’Amicizia”, Tumen River-Khasan, che attraversa il confine russo-coreano nella parte nord-orientale della Corea del Nord. «Con questi nuovi ordini di uniformi militari per i soldati russi in Ucraina, alcune delle fabbriche di abbigliamento di Pyongyang stanno tornando a guadagnare valuta estera» dopo la pausa dovuta alla pandemia di Coronavirus, ha spiegato una delle fonti a Radio Free Asia.
In precedenza, lo scorso 4 novembre, l’ambasciata russa a Pyongyang aveva affermato che la Russia si era detta «interessata all’acquisto di vestiti e scarpe» provenienti dalla Corea del Nord. Nelle scorse ore, un funzionario del ministero degli Affari Esteri militari nordcoreano aveva invece negato di aver fornito proiettili di artiglieria e munizioni alla Russia per la guerra contro l’Ucraina, smentendo le accuse lanciate dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby. «Consideriamo queste mosse degli Stati Uniti come parte del loro tentativo ostile di offuscare l’immagine della Corea del Nord nell’arena internazionale. Ancora una volta chiariamo che non abbiamo mai ‘trattato armi’ con la Russia e che non abbiamo in programma di farlo in futuro», ha replicato il funzionario di Pyongyang.
Foto in copertina esemplificativa / Ansa