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«Ratzinger si difenderà in tribunale», la decisione del Papa emerito accusato di aver insabbiato il caso di un prete pedofilo

08 Novembre 2022 - 16:27 Maria Pia Mazza
L'ex pontefice è accusato di non aver fatto abbastanza per fermare un conclamato prete pedofilo: «Era a conoscenza dei fatti e avrebbe potuto fermarlo»

Il Papa emerito Benedetto XVI intende difendersi a seguito della denuncia civile depositata lo scorso giugno presso il tribunale provinciale di Traunstein, in Germania, da un 38enne della Baviera, che ha affermato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un prete da bambino. Se l’ex pontefice non si fosse dichiarato disposto alla difesa sarebbe andato incontro a una sentenza in contumacia. Il prete accusato di abusi dal 38enne venne trasferito nella diocesi di cui Ratzinger era arcivescovo all’epoca dei fatti. L’uomo ha accusato il Papa emerito di «non aver fatto abbastanza, pur conoscendo la situazione». Il caso di don Peter H. è noto in Germania: il prete commise abusi sin dal 1979, ma malgrado una condanna sospesa, rimase attivo fino al 2010, quando il caso scoppiò degli abusi sui minori e il prete venne sollevato dai suoi incarichi. Nel caso, oltre al prete già condannato e a Joseph Ratzinger, sono stati denunciati anche il cardinale Friedrich Wetter, successore dell’ex pontefice alla guida dell’arcidiocesi e l’arcidiocesi di Monaco di Baviera stessa.

La portavoce del tribunale di Traunstein ha spiegato che l’annuncio del Papa emerito di difendersi, al momento, «non presenta elementi di contenuto». Secondo quanto riportato dall’Ansa, i quattro denunciati hanno chiesto una proroga e avranno tempo fino al 24 gennaio 2023 per argomentare sul piano contenutistico la difesa, mentre l’ex pontefice si sarebbe affidato allo studio legale Hogan Lovells. Il legale del 38enne che ha sporto le denunce ha invece dichiarato: «Se la Chiesa cattolica e gli imputati – con l’eccezione del noto recidivo H. – si attengono a quello che è costantemente affermato, cioè di mantenere il proprio impegno cristiano e di riconoscere e l’ingiustizia commessa, la causa avrà successo. Se non lo fanno, il danno alla loro reputazione sarà ancora più grave e la Chiesa cattolica accelererà l’erosione della fede».

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