Il ricorso di Humanity 1 al tribunale civile di Catania per far sbarcare i 34 migranti
Gli avvocati della nave Ong Humanity 1 hanno presentato un ricorso al tribunale civile di Catania per lo sbarco dei 34 migranti ancora rimasti a bordo. Il ricorso è stato inviato con il metodo telematico dal legale Riccardo Campochiaro. Mentre il ricorso al Tar nei confronti del decreto interministeriale che impone al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con i migranti a bordo deve ancora essere completato. «Chiederemo – ha spiegato nei giorni scorsi Campochiaro – il diritto di queste persone ad entrare nel territorio italiano, come le altre che sono sbarcate, in un posto sicuro e non ad un metro dalla banchina». Campochiaro, che è presidente del Centro Astalli Catania, fa parte del team che ha fornito l’informativa legale ai migranti e raccolto le domande di protezione internazionale delle 35 persone considerate dalle autorità competenti non vulnerabili e per questo non fatte scendere sulla terraferma. Il ricorso è al civile perché è quello il tribunale competente sulle domande di protezione internazionale. eL 35 persone ancora presenti sulla nave Humanity 1 hanno tutte chiesto, con domanda già presentata, il riconoscimento del loro status di profughi. Inoltre sono naufraghi che sono stati soccorsi durante un intervento in mare e quindi le operazioni di salvataggio, come prevedono le norme internazionali, vanno concluse e portate a termine, facendoli sbarcare dalla nave subito.
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