Insulti e minacce di morte dai No-vax, Liliana Segre: «Ora basta: questa volta denuncio»
«La risposta è il silenzio», replicava con garbo e altrettanta amarezza la senatrice a vita Liliana Segre, che nel corso della pandemia di Coronavirus è stata spesso vittima di insulti e minacce di morte da parte dei No vax e dei No Green pass. Ma per l’ennesima volta si è superato il limite, e la senatrice Segre ha deciso di non tacere più. Ma di passare all’azione. «Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano, ma adesso denuncio», ha annunciato la senatrice a vita, aggiungendo che «è anche cattivo augurare la morte a una persona di 92 anni». Intervenendo al Forum nazionale delle donne ebree d’Italia a Milano, la senatrice ha spiegato così le ragioni del cambio di approccio: «La vita mi ha insegnato a essere libera e senza paura, nonostante io sia la più vecchia d’Europa obbligata alla scorta per tutti gli insulti e gli improperi e le minacce di morte che mi vengono fatte anche perché sono vaccinata contro il Covid, e perché non sono una No-vax». Insomma, a tutto c’è un limite, che è già stato superato ormai da troppo tempo. Basta significa basta.
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