I danni segnalati nelle Marche dopo le scosse di terremoto: «Una botta forte, temiamo conseguenze»
Le venti scosse di terremoto che hanno colpito la costa pesarese stamattina poco dopo le 7 non sembrano aver creato molti danni. Le segnalazioni per ora riguardano la caduta di alcuni frammenti di intonaco a Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea legislativa regionale ad Ancona. Un cittadino di Fano ha segnalato che i lampioni dell’illuminazione stradale hanno “ballato” nel momento delle scosse. L’agenzia di stampa Ansa ha riferito di tante segnalazioni ai vigili del fuoco riguardo crepe e fessurazioni nelle pareti delle abitazioni. In particolare i pompieri di Ancona hanno segnalato che la clinica privata Villa Igea ha evacuato parzialmente la struttura. Non si rilevano nemmeno particolari danni alle strutture ospedaliere a parte qualche pezzo di intonaco caduto. Nessuna evacuazione degli ospedali è stata considerata necessaria dalle autorità.
Le scuole chiuse
Molti sindaci delle Marche hanno deciso di chiudere le scuole anche per monitorare le situazioni nei plessi e capire la presenza di eventuali danni alle strutture. Gli istituti saranno chiusi quindi ad Ancona, Pesaro, Gabicce, Osimo, Grottammare, Fano, Macerata, Mondolfo/Marotta e Sant’Elpidio a Mare. Tutte le squadre di vigili del fuoco sono in strada per verificare i danni. Sono arrivate anche alcune segnalazioni di ascensori bloccati. La Linea Adriatica delle Ferrovie di Stato è stata sospesa in via precauzionale. Sono una ventina le scosse di magnitudo superiore a 2 che si sono susseguite dopo la prima di 5.7 nella costa adriatica tra Fano e Pesaro. La più forte è stata di punto 4, seguita da una di 3.8. Altre cinque scosse dopo quella delle 8 e 15 si sono susseguite con magnitudo superiore a 2.
«Non ci si sono stati crolli», ha detto all’Adnkronos la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. È stata segnalata però la caduta di alcuni calcinacci. «Sono in corso le verifiche negli edifici pubblici, è stata disposta la chiusura in via cautelativa di tutte le scuole, dei musei, dei teatri per controllare eventuali danni magari non immediatamente visibili», aggiunge Mancinelli. «Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutti i controlli possibili su tutti gli edifici pubblici. Le scuole sono state chiuse in maniera precauzionale. C’è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze», ha detto invece all’Ansa il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Il ministero della Cultura ha fatto sapere che sono state avviate verifiche sul patrimonio culturale.
Gli accessi al Ps di Ancona
Una decina di accessi li ha registrati invece il Pronto Soccorso dell’ospedale regionale di Ancona. La responsabile del Ps Susanna Contucci ha detto all’agenzia di stampa Ansa che si tratta di traumi minori che riguardano persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico per lo spavento subito a causa della scia sismica. Per ora non ci sono richieste di interventi ‘maggiori’ o di soccorsi dalle zone vicini all’epicentro.