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La furia di Trump per i risultati delle Midterm: «È livido e urla contro tutti»

09 Novembre 2022 - 16:50 Redazione
La rivelazione di un consigliere dell'ex presidente alla Cnn. Pesa il successo del rivale Ron DeSantis e della vittoria del democratico Fetterman sul repubblicano Oz in Pennsylvania?

L’ex presidente Usa Donald Trump sarebbe “furioso” per i risultati che i suoi candidati stanno ottenendo alle elezioni di Midterm. Lo ha rivelato alla Cnn un consigliere del tycoon, secondo il quale da ieri sera Trump «è livido e urla contro tutto e tutti». Ciò non dovrebbe comunque modificare i piani dell’ex presidente, ha precisato la fonte. Trump ha lasciato intendere nei giorni scorsi di essere pronto ad annunciare martedì prossimo la sua ricandidatura alle elezioni del 2024. Ma ad aumentare il nervosismo di The Donald potrebbe essere anche l’affermazione del rivale interno tra i Repubblicani Ron Desantis, in odore di candidatura alle presidenziali, che nella notte è stato riconfermato governatore della Florida, battendo nettamente lo sfidante Democratico Charlie Crist (59,4 contro 40% delle preferenze). Ufficialmente, Trump ostenta comunque ben altro umore. «174 vittorie e 9 sconfitte, una grande serata. I media fake news e i loro partner democratici stanno facendo il possibile per sminuirla. Ma è stato fatto un grande lavoro da parte di alcuni fantastici candidati», ha detto l’ex presidente commentando lo scrutinio, ancora in corso. Secondo quanto riportato da Maggie Haberman, giornalista politica del New York Times, Trump sarebbe particolarmente infuriato per il risultato dei Repubblicani in Pennsylvania, dove il repubblicano Mehmet Oz è stato battuto dal democratico John Fetterman. L’ex presidente statunitense, secondo fonti a lui vicine, starebbe incolpando i consiglieri che l’hanno convinto a sostenere Oz, inclusa sua moglie, descrivendo la scelta come una delle decisioni non migliori tra quelle prese. Inoltre, l’entourage di Trump starebbe valutando se rimandare o meno l’annuncio previsto per il prossimo 15 novembre. Ma secondo secondo i consiglieri del tycoon, se Trump dovesse rimandare l’annuncio rischierebbe di apparire debole, riconoscendo implicitamente la mancata vittoria dei fronte repubblicano durante questa tornata elettorale.

Foto in copertina: EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH

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