Ue, via libera dell’Eurocamera a un nuovo capitolo dei Pnrr dedicato all’energia
Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione di inserire il RePowerEu nei Pnrr dei Paesi membri. Il via libera dell’Eurocamera al regolamento varato dall’esecutivo di Ursula von der Leyen è arrivato con 471 voti favorevoli, 90 contrari e 53 astenuti. Il RePowerEu è il pacchetto di aiuti finanziari stanziato dall’Ue per aiutare gli Stati membri ad ammortizzare gli effetti del caro energia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Il piano – da 300 miliardi di euro complessivi – era stato presentato in primavera dalla Commissione europea. Ad ottobre, poi, i ministri dell’Economia e delle Finanze avevano raggiunto un accordo per inserire un nuovo capitolo – interamente dedicato all’energia – nei Pnrr dei singoli Stati, così da finanziare gli investimenti necessari per raggiungere l’autonomia energetica. Con il voto di oggi, il Parlamento Europeo ottiene conferma la linea dettata dalla Commissione e ottiene il mandato negoziale per trattare con i singoli governi sui piani che presenteranno a Bruxelles.
La lotta alla povertà energetica
Il testo approvato oggi in Plenaria ha un doppio obiettivo: ridurre la dipendenza dei Paesi europei dal gas russo e accelerare la transizione energetica. «Il voto di oggi dimostra che siamo pronti a spendere ogni singolo centesimo dei nostri fondi europei per aiutare gli Stati membri ad affrontare la crisi energetica», ha commentato la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola. Con l’inserimento di un nuovo capitolo dei Pnrr dedicato esclusivamente all’energia, gli Stati membri potranno finanziare misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione delle fonti. La misura, poi, avrà anche valore retroattivo, perché potrà essere usata dai governi nazionali per coprire i costi di misure e interventi programmati a partire dal febbraio 2022. Il testo approvato oggi dal Parlamento Ue chiede ai governi di dare priorità al contrasto della povertà energetica, attraverso interventi destinati a famiglie in difficoltà e piccole imprese.
Rispetto alla proposta originale della Commissione Ue, il testo approvato oggi dall’Eurocamera prevede due novità. La prima riguarda la collaborazione: gli eurodeputati chiedono di destinare almeno il 35% delle misure contro il caro energia a progetti transnazionali, che coinvolgano cioè più Paesi Ue. La seconda proposta prevede invece l’applicazione del principio «do no significant harm», in base al quale i progetti finanziati con i fondi del RePowerEu non dovranno interferire con gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti messi a punto dall’Unione Europea.
November 10, 2022
Foto di copertina: EPA / OLIVIER HOSLET | Il Parlamento Europeo
Leggi anche:
- Pnrr, Meloni: «È la sfida più grande per l’Italia». E sull’attuazione bacchetta Draghi
- L’avvertimento di Gentiloni al governo Meloni: «Non saremo benevoli sui ritardi al Pnrr. Ma le modifiche sono possibili»
- No al superbonus, sì agli impianti rinnovabili offshore: cosa c’è nello studio di Bankitalia sul Pnrr
- Draghi invia la relazione sul Pnrr alle Camere: «Risultati significativi»
- «Ho fatto io il lavoro, ora tocca a lei»: cosa c’è dietro lo scontro tra Giorgia Meloni e Mario Draghi sul Pnrr