Riecco Luigi Di Maio: candidato alla carica di Inviato Speciale Ue per il Golfo Persico (con l’ok di Draghi)
L’ex ministro Luigi Di Maio potrebbe diventare a breve Inviato Speciale Ue per la regione del Golfo Persico. Con lui ci sono altri tre candidati in corsa: Dimitris Avramopoulos (ex commissario europeo), Markos Kiprianos (ex ministro degli Esteri di Cipro) e uno slovacco che ha ricoperto il suo stesso ruolo. Ma quello dell’ex leader M5s che non è riuscito a tornare in Parlamento è un nome forte. Perché a dare il suo benestare è stato, tra gli altri, anche l’ex premier Mario Draghi. La scorsa settimana la Commissione Europea ha chiuso le audizioni. E nei prossimi giorni arriverà la proposta per l’Alto rappresentante Ue in politica estera Josep Borrell. La scelta finale, fa sapere oggi Repubblica, spetta al Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE).
E il governo Meloni?
Il ruolo dell’Inviato Speciale Ue era stato caldeggiato negli scorsi mesi proprio da Borrell. Che aveva segnalato la necessità per l’Ue di gestire i dossier dell’area. In primis quelli della sicurezza e dell’energia. Il governo italiano, segnala il quotidiano, non è stato coinvolto e sarebbe all’oscuro del dossier. E questo viene interpretato come una prova dell’isolamento dell’esecutivo dopo la crisi con la Francia. Quanto a Di Maio, durante il governo Conte I fu protagonista di uno scontro con Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Il premier decise di bloccare la vendita di armi ai due paesi, che risposero con l’embargo dei prodotti italiani. E l’allora ministro dello Sviluppo si spese con visite per recuperare i rapporti. Oggi arriva la notizia della candidatura.
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