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Cop27, la promessa del ministro Pichetto: «In Italia 70 gigawatt di rinnovabili in 6 anziché 10 anni»

14 Novembre 2022 - 14:09 Gianluca Brambilla
Secondo il ministro dell'Ambiente italiano, Roma riuscirà ad anticipare di quattro anni gli obiettivi stabiliti dall'Unione europea

L’obiettivo dell’Italia è «raggiungere i 70 gigawatt» di energia proveniente da fonti rinnovabili «in sei anni invece che in dieci». Questo l’annuncio del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a margine di un convegno al padiglione italiano di Cop27, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si è aperta la scorsa settimana a Sharm El-Sheikh, in Egitto. Il ministro italiano ha ribadito che lo sblocco delle autorizzazioni per nuovi impianti di energia da fonti rinnovabili resta «uno degli obiettivi principali» della sua azione di governo. Per questo, ha precisato Pichetto, «nel consiglio dei ministri di pochi giorni fa è stato previsto un ampliamento della commissione che esamina le istanze di Via (Valutazione di impatto ambientale) da 40 a 70 membri». I famosi 70 gigawatt di energia da fonti rinnovabili costituiscono l’obiettivo che l’Italia si è impegnata a raggiungere entro il 2030. L’annuncio fatto oggi dal ministro Pichetto, dunque, anticiperebbe l’obiettivo di quattro anni (al 2026). L’accelerazione verso le fonti di energia pulita ha un duplice vantaggio: da un lato permetterebbe all’Italia di ridurre la propria dipendenza dal gas russo, dall’altro – come ha ricordato Pichetto – consentirà di «rispettare il target europeo del taglio del 55% delle emissioni di gas serra».

Una corsa contro il tempo (e la burocrazia)

Secondo l’ultima analisi dell’associazione di categoria Anie Rinnovabili, nel primo semestre del 2022 l’Italia ha installato 1,21 gigawatt di nuova potenza rinnovabile, il 168% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. A guidare la crescita è il fotovoltaico, con 1.061 megawatt di nuova potenza installata. Tra gennaio e giugno, infatti, sono stati connessi alla rete quasi 74 mila nuovi impianti fotovoltaici. Seguono eolico e idroelettrico, rispettivamente con 123 MW e 27 MW. Complessivamente, nei primi sei mesi dell’anno, le rinnovabili hanno coperto il 33% del fabbisogno energetico italiano. Il passaggio verso fonti di energia pulita, però, sta avvenendo ancora troppo lentamente. A lanciare l’allarme, qualche settimana fa, era stata l’associazione Elettricità Futura, secondo cui a fine 2022 l’Italia avrà installato non più di 3 gigawatt di nuove rinnovabili. Una cifra troppo bassa per raggiungere gli obiettivi fissati dal governo italiano e dalla Commissione Europea. A ottobre, prima del passaggio di consegne a Pichetto, il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani aveva sbloccato 11 gigawatt di nuove rinnovabili, di cui 9,5 si stima che entreranno in piena funzione entro la metà del 2023. Per raggiungere il nuovo target annunciato oggi da Pichetto, però, sarà fondamentale accelerare anche nei prossimi anni.

Foto di copertina: ANSA| Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin (Roma, 4 Novembre 2022)

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