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Tasse a rate senza sanzioni e “grazia” per gli evasori che pagano: cosa c’è nella Pace Fiscale del governo Meloni

Governo Meloni
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Oltre alle cartelle esattoriale il governo pensa di cancellare le pendenze giudiziarie per chi decide di pagare. Fermando anche i processi in corso

Non solo le cartelle esattoriali. Nella “pace fiscale” che il governo Meloni si prepara a varare spunta un colpo di spugna sulle tasse dovute ma non ancora versate. Una rateizzazione dei pagamenti fiscali per chi ha presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate. Ma poi non è riuscito a saldare il conto. Ma anche qualcos’altro. Il governo pensa anche a cancellare le pendenze giudiziarie di chi decide di pagare dopo aver evaso. Fermando anche i processi in corso. Purché si paghi il dovuto, senza sanzioni e interessi. Per le cartelle invece le formule sono: cancellazione fino a mille euro, imposta dimezzata per quelle fino a 3 mila, rateizzazione per gli omessi pagamenti. Il tutto dovrebbe finire in un decreto che accompagnerà la Legge di Bilancio. Che l’esecutivo vuole presentare il prima possibile.

Il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali

Cominciamo dall’inizio. Ieri il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha spiegato che il governo è impegnato in prima linea per fermare il diluvio delle cartelle esattoriali, una mole di avvisi da 1.132 miliardi. «Tutte le operazioni che vogliamo fare non sono condoni», ha sostenuto Leo, spiegando che «l’imposta va sempre pagata, va tutta pagata» mentre si riducono le sanzioni e si dà una dilazione temporale. Ma secondo il piano del governo le cartelle fino al 2015 e fino a mille euro, ad esempio, potranno invece essere completamente cestinate. Ovvero l’esecutivo pensa a un annullamento tout court per i debiti al di sotto dei mille euro. Per quelle tra mille e 3mila euro, sempre fino al 2015, l’imposta evasa può invece «essere ridotta del 50%». Così come potrebbero essere ridotte le sanzioni, probabilmente al 5%, mentre aggi e interessi andrebbero del tutto cancellati. Per gli importi superiori si parla della possibilità di pagare l’imposta maggiorata del 5%, facendo cadere interessi e sanzioni. L’esecutivo si deve muovere entro il 30 novembre: per quella data bisogna effettuare il pagamento delle rate dovute nel 2022. Il pagamento può essere effettuato entro il 5 dicembre. Da qui il Saldo e Stralcio.

Le tasse versate a rate senza sanzioni

Poi c’è il piano sulle tasse del 2022. Attualmente chi vuole sanare un cosiddetto “omesso versamento” dovrebbe scegliere la strada del “ravvedimento operoso”. Ovvero pagare la somma entro trenta giorni e con una sanzione ridotta. Il piano del governo, spiega oggi Il Messaggero, prevede che per i pagamenti che risalgono all’anno fiscale 2022 si possa sanare la propria posizione senza sanzioni e interessi. Attraverso un pagamento rateizzato. Forse come quello delle cartelle, che prevede per i debiti fino a 120 mila euro 6 anni di tempo. La rateizzazione potrebbe riguardare anche gli anni 2019, 2020 e 2021. Ma in questo caso oltre all’imposta si dovrebbe pagare una sanzione forfettaria. Probabilmente del 5%.

La grazia per gli evasori fiscali

Infine, c’è il progetto più ambizioso. Ne parla oggi Alessandro Barbera su La Stampa: secondo quanto risulta al quotidiano da fonti concordanti, se ne è discusso due giorni fa in una riunione tecnica mentre la premier Giorgia Meloni volava in Indonesia per il G20. Il pacchetto completo, che conterrà una trentina di norme, prevede anche la grazia per gli evasori fiscali. Perché chi deciderà di pagare il dovuto al fisco perché evaso e oggetto di procedimento giudiziario sarà sollevato da qualunque pendenza. Anche dai processi in corso. Purché si paghi il dovuto senza sanzioni e interessi. E, scrive il quotidiano, le norme ipotizzate dall’esecutivo non escludevano nessun tipo di reato connesso. Nemmeno mafia e riciclaggio. Anche se è molto probabile che da questo punto di vista ci sia un ripensamento.

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