Padova, la presidente dell’Onlus “Team for Children” indagata: «Usava i fondi dei bambini per viaggi e spese personali»
Chiara Girello Azzena, presidente della onlus Team for Children, è indagata per il reato di appropriazione indebita. Secondo la procura di Padova, la donna avrebbe utilizzato il denaro versato all’associazione – che si occupa dei bambini malati del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova – per viaggi e spese personali. Il pm Sergio Dini, titolare delle indagini, contesta a Girello Azzena l’appropriazione di decine di migliaia di euro di proprietà della Onlus per fini personali. Secondo la ricostruzione del Gazzettino, la donna – difesa dall’avvocata Paola Rubini – avrebbe ricevuto l’avviso di garanzia già lo scorso febbraio. Negli interrogatori con la procura, la presidente di Team for Children ha respinto ogni accusa. Ora che le indagini si sono concluse, però, la donna rischierebbe il rinvio a giudizio.
La Sardegna e le spese del meccanico
L’associazione fondata da Girello Azzena è attiva a Padova dal 2009 e nasce con l’obiettivo di fornire materiale didattico, sostenere l’acquisto di prodotti elettromedicali, finanziare i contratti di lavoro di medici oncologici e aiutare famiglie di bambini e ragazzi malati. Alla fondazione di Team for Children hanno contribuito anche l’imprenditore trevigiano Tomas Dalla Torre e l’attore Jgor Barbazza. Il Gazzettino riporta che le indagini sarebbero scattate a inizio anno dopo la presentazione di un esposto in Procura. Nel documento sarebbero state elencate le numerose spese personali effettuate da Girello Azzena con i fondi dell’associazione. Secondo l’accusa, la donna avrebbe sottratto alle casse della Onlus decine di migliaia di euro per finanziare – tra le altre cose – alcune spese di riparazione della macchina e numerosi viaggi in Sardegna, dove la donna è residente.
Gli acquisti di alimentari
Tra le altre attività entrate nel mirino dei pm ci sono una serie di spese alimentari fatte ad Albignasego, un piccolo Comune alle porte di Padova. Nell’interrogatorio davanti alla procura, Girello Azzena avrebbe dichiarato che tutto quel cibo era destinato ad alcune famiglie bisognose. Secondo gli inquirenti, invece, si trattava di spese personali. A insospettire il pm Dini sarebbero anche alcuni condizionatori molto costosi regalati da una ditta di elettrodomestici all’associazione. Gli apparecchi avrebbero dovuto essere donati a ospedali o famiglie in difficoltà. Durante alcune perquisizioni, invece, gli agenti delle Fiamme gialle avrebbe trovato e sequestrato quegli stessi condizionatori a casa di alcuni parenti della donna.