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Il ministro Pichetto Fratin: «Il rigassificatore a Piombino si farà. E sulle trivelle sarà tutto in sicurezza»

19 Novembre 2022 - 08:27 Redazione
Il responsabile dell'ambiente: ok al tetto Ue sul prezzo del gas

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin dice che il rigassificatore di Piombino si farà «perché serve al paese». Anche se il comune ha annunciato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. E sulle trivelle dice che il governo ha un approccio «scientifico». Pichetto Fratin parla oggi in un’intervista rilasciata a La Stampa. Nella quale annuncia che sul tetto al prezzo del gas della Ue il giudizio dell’Italia è «tendenzialmente positivo», in attesa di vedere i dettagli del piano: «Può essere migliorabile ma sostanzialmente va nella direzione delle nostre richieste. È una risposta che colpisce il mondo della speculazione e può servire da calmiere a favore di imprese e famiglie». Mentre su Piombino «la prima cosa da tener presente è che i cittadini italiani, le famiglie e le imprese, chiedono garanzie sulla sicurezza energetica e il governo ha il dovere di dare risposte. I due rigassificatori, quello di Ravenna e quello di Piombino, servono subito all’Italia e su questo non possiamo essere ostaggio di un no ideologico. È chiaro che dobbiamo continuare il confronto: ho incontrato il sindaco di Piombino e gli ho spiegato che, fermo il legittimo diritto di utilizzare tutti gli strumenti di tutela previsti dalla legge, c’è l’impegno del governo a non superare i tre anni nel mantenere il rigassificatore davanti alla costa di Piombino e fatto una serie di valutazioni a proposito degli interventi di bonifica che si rendono necessari in quest’area». Sulle trivelle, invece, «l’approccio che dobbiamo avere – e che chiediamo a tutti – è scientifico, basato sui fatti. Ci rendiamo conto dei dubbi che sono stati sollevati e credo che vadano subito chiariti. Ma sui fatti, non su posizioni pregiudiziali. Con le Regioni c’è già un’intesa per avviare un confronto sul merito, dati alla mano, perché la nostra intenzione è quella di mettere in sicurezza il sistema ma anche le famiglie dei territori interessati, a partire dalla zona adriatica».

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