Multe stradali, perché scattano gli aumenti dal 2023: la stretta anche sui monopattini
Superare i limiti di velocità, lasciare l’auto in divieto di sosta o utilizzare il cellulare alla guida potrebbero diventare sempre più cari a causa dell’inflazione. Sulla base di quanto disposto dal Codice della strada, infatti, gli importi delle multe stradali dovrebbero subire un aumento anche superiore all’11% a partire da gennaio 2023. A puntare l’attenzione sulla maxi-stangata è Simone Baldelli, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori e da anni protagonista di battaglie in favore della trasparenza in tema di multe, che sottolinea come secondo l’art. 195 del codice della strada «la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti». Questo significa che in assenza di diverse disposizioni il nuovo anno si aprirà con un aumento dell’importo delle multe stradali. «Di questi tempi è già abbastanza difficile affrontare l’inflazione a due cifre – scrive su twitter Baldelli – Chiedo a governo e parlamento una norma per bloccare al più presto il sostanzioso aumento degli importi delle multe stradali previsto per le prossime settimane».
November 17, 2022
L’allarme delle associazioni
A fare i conti delle ripercussioni legate ai futuri rialzi nelle tasche degli automobilisti ci pensa il Codacons che sottolinea come un aumento dell’11% delle sanzioni porterebbe la multa per accesso vietato alla Ztl a salire da 83 a 92 euro con un aumento di circa 9 euro; quella per divieto di sosta salirebbe, invece, a 46 euro rispetto ai 42 di ora, mentre la sanzione per mancata revisione del veicolo aumenterebbe da 173 a 190 euro (+17 euro) e infine per il il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h la mazzata raggiungerebbe i 938 euro (con un incremento di 93 euro rispetto agli attuali 845 euro). Anche Assoutenti chiede di intervenire per scongiurare gli aumenti degli importi delle multe stradali. «Qualsiasi rincaro delle sanzioni sarebbe ingiustificato e paradossale, non servirebbe ad aumentare la sicurezza stradale e rappresenterebbe un ingiusto aggravio di spesa per i cittadini – spiega il presidente Furio Truzzi – In Italia i comuni incassano ogni anno oltre 3 miliardi di euro grazie alle contravvenzioni, soldi che dovrebbero essere destinati alla sicurezza stradale coinvolgendo i cittadini, ma che spesso finiscono per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali».
La stretta sui monopattini
La stangata relativa alla violazione del codice della strada prevista per il 2023 include anche i monopattini elettrici in condivisione e in particolare la loro «sosta selvaggia». A Roma, infatti, sono partite le prime multe: grazie al progetto avviato da Consumerismo e dalla società di micromobilità in sharing Dott, in soli 4 mesi nella capitale ben 1.200 utilizzatori di monopattini elettrici in condivisione che avevano parcheggiato i mezzi in modo scorretto hanno ricevuto un primo avvertimento, contro le circa 80 persone che – invece – sono state sanzionate.
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