Aboubakar Soumahoro e il caso delle coop: «La candidatura? Una leggerezza. Ora vuole un partito personale?»
«Alzarsi, Resistere e Andare avanti come mi state dicendo in tanti in queste ore. L’impegno deve andare avanti perché è il mandato popolare ricevuto e la nostra missione di vita. Da membro Commissione Agricoltura sono venuto qui nelle campagne pugliesi dai contadini e braccianti». Questo ha scritto ieri Aboubakar Soumahoro sui social network a proposito della vicenda delle cooperative Karibu e Consorzio Aid, oggetto di un’indagine a modello 45 della procura di Latina. Ieri la moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therese Mukamitsindo hanno raccontato la loro versione dei fatti. Discolpando il deputato di Sinistra Italiana da qualunque responsabilità e parlando di “errori” senza malizia nella gestione delle coop.
Le perplessità di Alleanza Verdi e Sinistra
Intanto però la coalizione Alleanza Verdi e Sinistra ha chiesto un incontro al suo deputato «per avere da lui elementi di valutazione che contribuiscano a fare chiarezza» sulla vicenda. Pur affermando la sua «storia di attivista sociale, sindacalista e politico» che «merita rispetto ed è la ragione per cui abbiamo salutato con gioia la sua presenza nelle nostre liste e oggi in Parlamento», hanno detto il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni insieme ai capigruppo di Camera e Senato. Ribadendo «piena fiducia nella magistratura» e «personale vicinanza» al collega. Ma i vertici rossoverdi fanno trasparire anche preoccupazione. «Al netto degli aspetti giudiziari che saranno chiariti nelle sedi opportune e che non possono essere trasformati in un processo mediatico, la natura dei fatti contestati assume anche un rilievo politico che riguarda tutti coloro che, come noi e Soumahoro, rivestono un ruolo pubblico». Per cui, il loro invito, meglio sedersi attorno a un tavolo e fare chiarezza.
La leggerezza nella candidatura
Il Corriere della Sera però racconta che dalle parti dei Verdi le perplessità sono maggiori rispetto a quello che dicono le note ufficiali. «Ho commesso una leggerezza» a candidare Soumahoro, avrebbe detto proprio Bonelli alle persone a lui vicine. Il quotidiano racconta che proprio la moglie Liliane viene chiamata a Latina “Lady Gucci” per i rimandi continui ai marchi di alta moda nei post sui social network. Mentre racconta che un primo momento di tensione tra la coalizione e il deputato si è avuto a settembre. Quando il quotidiano Fanpage si è chiesto dove fossero finiti i soldi delle raccolte fondi della Lega dei Braccianti dopo una denuncia dell’Usb di gennaio. All’epoca gli chiesero di chiarire e lui rispose: «Ho messo tutto in mano agli avvocati». Senza spiegare altro. Un altro invece risale a qualche giorno fa. Quando Soumahoro ha parlato di «una nuova casa politica». Per una «sinistra senza identità». «Gli abbiamo concesso un seggio blindato e adesso pensa al millesimo partito personale?», dicono dalle parti dei Verdi.
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