Cosa c’è per i giovani nella prima manovra del governo Meloni
Il governo ha varato la legge di Bilancio 2023. Il testo, adesso, dovrà essere esaminato dalle autorità europee ed essere approvato dal parlamento. La parte più cospicua dei 35 miliardi di euro è dedicata al contrasto del caro energia. Ma dei restanti 14 miliardi, quanti impattano sui giovani? E attraverso quali misure? Ce ne sono diverse: alcune intervengono sulla categoria in modo diretto, come la decontribuzione per le assunzioni degli under 36, e altre indirettamente. La tampon tax, ad esempio, che vale per tutti gli acquirenti di assorbenti, avrà certamente un risvolto più forte sulla capacità economica delle nuove generazioni, il cui potere d’acquisto è più basso rispetto agli adulti. Ma procediamo per punti.
- Riduzione al 5% dell’Iva per i prodotti della prima infanzia e per gli assorbenti. Costeranno meno i prodotti per l’igiene intima femminile, e ne beneficeranno tutte le donne, ma anche pannolini e tutto ciò che serve per i neonati: anche in questo caso, non è una norma rivolta a una specifica fascia di età, ma sappiamo che la maggior parte delle persone che diventa genitore lo fa quando può essere ancora considerata “giovane”. Il testo prevede anche l’aumento del 50% dell’assegno unico a tutti per il primo anno di vita del bambino e l’aggiunta di un mese di congedo facoltativo, retribuito all’80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita del figlio.
- Con il taglio del cuneo fiscale sui redditi fino a 35 mila euro, tutti i lavoratori dipendenti con uno stipendio medio-basso si troveranno qualche euro in più in busta paga. Sul tema giovani e occupazione, poi, il governo ha deciso di intervenire agevolando l’ingresso nel mercato del lavoro. La contribuzione è azzerata per chi assume nuovi giovani under 36 – senza ridurre la forza lavoro già presente in azienda – e per chi trasforma a tempo indeterminato i contratti di giovani già assunti a tempo determinato. Le stesse agevolazioni si applicano per le donne e per i percettori di reddito di cittadinanza.
- A proposito di agevolazioni, per gli under 36 che vogliono acquistare la prima casa sono stati prorogati per tutto il 2023 gli aiuti introdotti dal decreto Sostegni bis. Ovvero, esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale. In caso di acquisto soggetto a Iva, riconoscimento di un credito d’imposta pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto. Infine, esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.
Foto in evidenza di Marvin Meyer su Unsplash
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