In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
POLITICAFdIFlat taxGiorgia MeloniGoverno MeloniLegge di bilancioMultePensioniSanitàTasse

Manovra, cosa c’è nella bozza: sanità, flat tax, tregua fiscale, stop rialzo multe e tassa sulle mance. Tutte le novità

23 Novembre 2022 - 21:10 Redazione
Le misure sono contenute in 136 articoli strutturati in 15 capitoli e 70 pagine

Incremento della flat tax per gli autonomi, finanziamenti alla sanità, ma anche incentivi per chi non va in pensione anticipata e un fondo per la sovranità alimentare. Sono alcune delle misure contenute nella bozza della prima Manovra varata dal governo Meloni: 136 articoli, strutturati in 15 capitoli e 70 pagine. «Sono orgogliosa del lavoro di questo governo e di una manovra scritta in tempi record. Una legge di bilancio coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche», ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni

La flat tax al 15% degli autonomi passa a 85mila euro

Il limite per beneficiare della flat tax o tassa forfait al 15 per cento degli autonomi salirà da 65mila a 85mila euro annui. La novità è che salterà «retroattivamente», anche nel corso dell’anno, nel caso in cui il contribuente superi i 100mila euro di ricavi o compensi. 

Gli aumenti per la sanità nel 2023: 650 mln per i vaccini Covid

Saranno due i miliardi in più nel 2023 e altrettanti nel 2024 per finanziare la sanità. Tra questi, 1,4 miliardi saranno destinati a fare fronte ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche. Non solo. Il governo ha previsto, inoltre, uno stanziamento di 650 milioni, nel 2023, da destinare all’acquisto dei vaccini e dei farmaci anti Covid.

Tregua fiscale e stralcio cartelle fino a 1000 euro

In bozza viene confermato lo stralcio fino a 1000 euro – comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni – di tutte le cartelle esattoriali emesse tra il 2010 e il 2015, a partire dall’entra in vigore della legge di bilancio. Nel documento sono previste dieci diverse modalità di regolarizzazione della propria posizione col fisco. E sono: 1) la definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni; 2) la regolarizzazione di irregolarità formali; 3) il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie; 4) la definizione agevolata dei procedimenti di accertamento; 5-6) la definizione agevolata e conciliazione agevolata delle controversie tributarie; 7) la rinuncia ai giudizi in cassazione; 8) rate non pagate; 9) stralcio cartelle sotto 1000 euro; 10) definizione dei ruoli affidati alla riscossione dal 2000 al giugno 2022.

«Pensione anticipata flessibile»

Per quanto riguarda le pensioni, viene rivisto il meccanismo di indicizzazione, comprese anche le minime nel biennio 2023-2024: si va dalla rivalutazione al 100% dei trattamenti pensionistici pari o inferiori a quattro volte il minimo, fino alla rivalutazione al 35% di quelli che superano la minima di dieci volte. Sempre per il prossimo biennio e al fine di contrastare l’inflazione gli assegni più bassi saranno aumentati su base mensile: 1,5 punti percentuali per l’anno 2023 e di 2,7 punti per il 2024. Per le nuove uscite, invece, viene introdotto il meccanismo definito di «pensione anticipata flessibile» o Quota 103, ovvero la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età. Questa modalità però prevede una sorta di tetto, ovvero fino al raggiungimento dell’età pensionabile non può superare 5 volte il valore delle pensioni minime. 

Per Milano-Cortina ecco 400 milioni di euro

Dopo la nomina a inizio novembre di Andrea Varnier come ad delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina da parte del ministro dello Sport Andrea Abodi, ora il governo Meloni ha deciso di dare una spinta agli investimenti dei Giochi Invernali del 2026. Come si legge nella bozza, verranno stanziati 400 milioni di euro, per realizzazione del Piano complessivo delle opere: 120 milioni per il 2024, 140 invece per il 2025 e infine, di nuovo, per il 2026 altri 140 milioni.

Stop adeguamento delle multe all’Istat

La misura varrà per due anni, il 2023 e il 2024. Come si legge nella bozza, «in considerazione dell’eccezionalità della situazione economica, è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione accertata dall’Istat».

Caro-prezzi: incremento del 10% dei fondi Pnrr per enti locali

La bozza della Manovra prevede, inoltre, un incremento del 10% dei fondi assegnati agli enti locali finanziati con il Pnrr in relazione alle gare delle opere pubbliche avviate dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. La misura proposta consentirà di «fronteggiare l’aumento del costo dei materiali». Non compaiono, però, ancora le cifre relative all’incremento del Fondo in questione per quanto riguarda l’avvio delle opere indifferibili, utilizzato a copertura.

Spunta un fondo per la sovranità alimentare

Sono 25 i milioni di euro per il 2023 e altrettanti per ciascuno dei tre anni successi quelli previsti nella legge di bilancio destinati a un fondo per la sovranità alimentare. Una misura che – da quanto si apprende – punta a «rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale, anche attraverso interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del cibo italiano di qualità, alla riduzione del costi di produzione per le imprese agricole, al sostegno delle filiere agricole, alla gestione delle crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari».

Taglio del cuneo fiscale

Per quanto riguarda il taglio di due punti del cuneo fiscale, questo durerà per tutto il 2023 e salirà invece al 3% per chi percepisce uno stipendio – di 13 mensilità – non superiore a 1.538 euro, maggiorato nel mese di dicembre, dalla rata della tredicesima. La bozza della Manovra, inoltre, stabilisce che questa decisione non avrà conseguenze sui conti della pensione. «Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al primo periodo – si legge – resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche».

Sanzioni sospese per i micro pagamenti con Pos

Il governo ha previsto nuove esenzioni all’obbligo di accettare piccoli pagamenti, ovvero sotto i 30 euro, anche con carte e bancomat. I criteri «di esclusione, al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse», saranno decisi entro 180 giorni dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. In questo momento, si legge nella bozza, «sono sospesi i procedimenti e i termini per l’adozione delle sanzioni».

Le mance tassate al 5%

L’importo relativo alle mance dei camerieri – parte del reddito imponibile percepito – sarà tassato con un’imposta al 5% che sostituisce in questo caso l’Irpef e le addizionali locali sul reddito. Il prelievo ridotto, che dovrà essere trattenuto dal datore di lavoro, – si legge nella bozza del governo Meloni – si applicherà per una quota non superiore al 25% del reddito annuale e per un massimo di 50mila euro.

Sale l’accisa sulle sigarette

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi sull’aumento delle tasse per le sigarette normali, arriva ora la conferma: secondo la bozza del testo della manovra definito dal Cdm, sale quella parte di accisa definita «importo fisso per unità di prodotto». In sintesi, nel 2023 sarà di 36 euro per 1000 sigarette, poco più di 70 centesimi medi per un pacchetto di 20 sigarette, per l’anno 2024 sarà 36,50 euro e, a partire dall’anno 2025, sarà 37 euro per 1.000 sigarette.

Novità sulle criptovalute: imposta sostitutiva al 14%

Sulle attività con criptovaluta il governo Meloni ha deciso di applicare l’imposta sostitutiva al 14% che può essere rateizzata fino a un massimo di tre rate annuali di pari importo dal 30 giugno 2023. Su quelle successive alla prima, gli interessi saranno del 3%. Si tratterebbe di una novità poiché finora l’Agenzia delle entrate equiparava le valute virtuali a quelle estere, applicando le conversioni all’imposta del 26%. Non costituiscono invece redditi da capitale, plusvalenze e altri proventi realizzati con criptovalute complessivamente inferiori a 2mila euro nel periodo d’imposta. «Non costituisce – si aggiunge nel testo della bozza – una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi medesime caratteristiche e funzioni».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti