No! Questa mappa non dimostra che c’è stata la cosiddetta «onda rossa» durante le Midterm statunitensi
Dalle elezioni di metà mandato negli Usa sono passati ormai più di dieci giorni. Eppure sui social continuano a circolare post che diffondono informazioni fuorvianti sul loro conto. Tra questi, ce n’è uno che sostiene che la stampa italiana abbia comunicato dei risultati falsi. Per farlo mostra una mappa in cui il colore rosso – che negli Usa, al contrario che in Europa, identifica la destra – è di gran lunga predominante. Tuttavia, basarsi sulla superficie coperta da ciascun colore per evincere quale schieramento abbia ottenuto più seggi nel congresso è un sistema che non tiene conto di come funziona il meccanismo elettorale statunitense.
Per chi ha fretta:
- Un post su Facebook mostra una proiezione elettorale della Cnn sulle Midterm.
- Nella mappa, il rosso repubblicano è di gran lunga predominante.
- Chi condivide il post lo usa per sostenere che i risultati delle midterm comunicati dalla stampa italiana siano falsi.
- Il post è fuorviante perché mostra le circoscrizioni elettorali, le cui dimensioni territoriali non sono proporzionali al numero di voti che raccolgono.
Analisi
Di seguito vediamo lo screenshot di uno dei post in questione. Nella descrizione si legge:
«Ho appena terminato una visita oculistica. Ma cosa mi ha spinto a questa visita urgente? Ho guardato la cartina delle elezioni americane alla Camera ed ho visto tutto rosso (vittoria dei Repubblicani). Poi ho riaperto i giornali italiani di ieri dove avevo letto che in America non c’è stata la tanto auspicata onda rossa. Quale potrebbe essere la cura? Riuscirò a distinguere nuovamente i colori? Risposta… devo smettere di comprare/leggere i giornali italiani».
Come correttamente sottolineato da chi condivide l’immagine. La mappa non si riferisce al risultato complessivo del voto, ma solo a quello della Camera. Mentre i democratici hanno mantenuto il controllo del Senato, guadagnando un seggio a discapito dei repubblicani, alla Camera è avvenuto l’opposto. I repubblicani hanno scippato ai democratici 8 seggi che hanno così perso la maggioranza nella Us House. Innanzitutto, va sottolineato che quella mostrata nel post non è la mappa dei risultati definitivi, bensì una proiezione di inizio novembre (dato che il post è stato condiviso ), come indicato chiaramente dalla scritta «Cnn Projections». Osservando attentamente, infatti, è possibile notare numerose aree grigie, così colorate per indicare che il conteggio dei voti non si è ancora concluso. Anche se alcune circoscrizioni non hanno ancora espresso un vincitore, il quadro dei risultati è molto più chiaro mentre questo articolo viene scritto. Effettivamente la mappa è in gran parte rossa,l come si può verificare in questa elaborazione Google di dati AP.
Tuttavia, guardare all’estensione del colore della mappa è fuorviante. Gli Stati Uniti sono divisi in circoscrizioni elettorali di dimensione variabile. Il loro obiettivo è riunire porzioni di territorio nelle quali abitino un numero simile di persone. Anche se a causa sia di interessi politici che di movimenti demografici non sempre le circoscrizioni rispecchiano fedelmente il rapporto tra potenziali elettori e rappresentanti, è comunque normale che quelle meno densamente popolate siano più grandi di quelle più densamente popolate. Questo vuol dire che, anche se il Wyoming e lo Stato di New York hanno dimensioni comparabili, il primo esprime solamente un seggio alla Camera, mentre il secondo 26. Questo perché in Wyoming abitano poco più di 500 mila persone, mentre nello Stato di New York quasi 20 milioni. Questa mappa del Guardian che mostra le circoscrizioni con esagoni della stessa dimensione è utile per capire il fenomeno.
La stampa italiana ha falsato i risultati?
Chiarito il motivo per cui la mappa a un occhio disattento può mostrare un’onda rossa che in realtà non c’è stata. Occupiamoci della presunta faziosità della stampa italiana. Secondo chi condivide il post su Facebook, infatti, dire che non c’è stata un’onda rossa nel comunicare il risultato delle midterm sarebbe una prerogativa dell’informazione nostrana. La verità è che era stato Donald Trump a utilizzare la locuzione «red wave» per invitare i suoi «spazzare via» i democratici. Quando il dominio repubblicano non si è verificato, l’espressione è stata ampiamente ripresa per darne notizia. Ad esempio, di seguito vediamo alcuni titoli che utilizzano dei tre grandi quotidiani statunitensi: il New York Times, Il Washington Post, e il Wall Street Journal.
Conclusioni:
Un post su Facebook mostra una proiezione elettorale della Cnn. Nella mappa, il rosso repubblicano è di gran lunga predominante. Chi condivide il post lo usa per sostenere che i risultati delle midterm comunicati dalla stampa italiana siano falsi. Il post, però, è fuorviante perché mostra le circoscrizioni elettorali, le cui dimensioni territoriali non sono proporzionali al numero di voti che raccolgono.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
Leggi anche:
- No! Questa infografica non svela un broglio nelle elezioni di Midterm statunitensi
- Dai brogli elettorali in Usa al cosplayer di Van Gogh contro gli ambientalisti: le fake news della settimana
- No! L’uomo in questo video non sta falsificando il voto negli Stati Uniti
- Midterm, Trump torna sui brogli dietro le sconfitte: «Il voto è truccato». Ma i media conservatori non lo seguono
- Midterm 2022, Biden: «L’enorme onda repubblicana non c’è stata. Ieri buon giorno per la democrazia»