Macron scaccia le voci sull’indagine: «Non credo di essere sotto inchiesta, ma non temo nulla»
«Non temo nulla e non credo di essere al centro dell’inchiesta». Il presidente francese Emmanuel Macron rompe così il silenzio sui fascicoli aperti ieri, giovedì 24 novembre, dalla Procura finanziaria nazionale relativi ai legami potenzialmente esplosivi tra il capo dell’Eliseo e la società di consulenza americana Mckinsey. «Ho appreso come voi attraverso la stampa che ci sono delle associazioni di eletti che hanno deciso di rivolgersi alla giustizia, è normale che la giustizia faccia il suo lavoro, lo fa liberamente, farà giustamente luce su questo dossier», ha detto Macron, rispondendo ai cronisti a margine di una missione a Digione. Dopo la rivelazione di Le Parisien su possibili «finanziamenti illeciti» e sospetti di «favoritismo» per l’attribuzione di alcune maxi commesse pubbliche a McKinsey, la procura finanziaria di Parigi aveva confermato ieri di aver aperto due inchieste giudiziarie per fare luce sulle «condizioni di intervento di uffici di consulenza nelle campagne elettorali» macroniste del 2017 e del 2022. Nella serata di giovedì 24 novembre, l’Eliseo – commentando a caldo la notizia – aveva ribadito la necessità per i giudici di indagare in piena indipendenza. «Spetta alla magistratura condurre queste indagini in totale indipendenza», aveva commentato l’entourage del presidente francese. Al momento le opposizioni non sembrano voler politicizzare questa vicenda. Nemmeno l’ex candidata presidenziale e leader del Rassemblement National Marine Le Pen ha attaccato direttamente il capo dello Stato.
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