Russia, pugno duro contro Meta: il ministero della Giustizia inserisce la società di Zuckerberg tra le organizzazioni estremiste
È una persecuzione che va avanti da mesi contro Meta e le sue piattaforme. Da oggi, 25 novembre, il ministro della Giustizia russo ha inserito la società guidata da Mark Zuckerberg nell’elenco delle organizzazioni estremiste. L’accusa è di aver permesso che sui social del gruppo si diffondessero notizie false, «propaganda terroristica» e appelli alla violenza contro i cittadini russi. Lo riporta l’agenzia Tass. L’accesso a Facebook, Whatsapp, Instagram e alle altre app di Meta diventa ancora più proibitivo per gli utenti sul territorio russo. Già lo scorso marzo, un tribunale di Mosca aveva interdetto l’accesso alle piattaforme della multinazionale per la presunta natura «estremista». Nello stesso mese, in Russia era stato disposto un blocco totale di Instagram e Facebook, diventati irraggiungibili senza collegamento a una rete privata virtuale, la Vpn.
Leggi anche:
- Mosca inserisce Meta tra le «organizzazioni terroristiche»: stop a Facebook, Instagram e Whatsapp in tutta la Russia
- Meta blocca 1.600 account di propaganda russa, casi anche in Italia: falsificati articoli di Ansa e Repubblica
- Nuove sanzioni della Russia agli Usa: colpiti anche Mark Zuckerberg e Kamala Harris
- Su Facebook e Instagram adesso si può augurare la morte a Putin
- La Russia chiede agli Usa di fermare le «attività estremiste» di Facebook e Instagram