Manovra, tra le misure anche un contributo di solidarietà alle imprese energetiche da 2,6 miliardi di euro
Nelle poche ore che separano il governo Meloni dalla presentazione alla Camera della manovra, arriva un altro dettaglio su come la maggioranza intende sostenere il momento di crisi economica ed energetica del Paese. L’ulteriore misura confermata è quella del cosiddetto «contributo di solidarietà temporaneo» alle imprese energetiche. Valida soltanto per il prossimo anno, prevede un’aliquota del 50% sulla quota del reddito complessivo conseguito nel periodo d’imposta antecedente al primo gennaio 2023, «che eccede per almeno il 10% la media dei redditi conseguiti nei quattro anni d’imposta precedenti». Un incasso che il governo stima per una cifra di 2,6 miliardi di euro. Nella nuova bozza della manovra da 37 miliardi, poche ore fa erano stati confermati altri interventi tra cui il taglio del cuneo fiscale del 2%, con una sforbiciata delle tasse per i lavoratori dipendenti con un reddito inferiore ai 35mila euro. Taglio che diventerà del 3% per i redditi fino ai 20mila euro, pari a circa 12-20 euro al mese in più in busta paga. Nel documento presentato alla Camera tra poche ore sarà presente anche la proposta di detrazione del Superbonus edilizio al 90% e la stretta al Reddito di cittadinanza. Confermati anche gli aiuti per famiglie e imprese con l’obiettivo dichiarato dalla premier di far fronte ai rincari energetici. Per il primo trimestre del 2023, ossia fino a marzo, l’esecutivo avrebbe previsto l’esonero del pagamento delle bollette di luce e gas per i nuclei familiari con Isee inferiore a 15mila euro.
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