Dl Rave, Forza Italia: «Vietati i raduni solo con spaccio e più di 100 persone». E spunta il no all’appello del pm dopo le assoluzioni
Di bozze di accordo nelle scorse settimane ne sono circolate tante. Ora, però, con gli emendamenti depositati in commissione Giustizia al Senato, in vista della convocazione di domani, sembra che la maggioranza stia trovando finalmente l’intesa su come modificare il Dl Rave, il primo atto normativo dell’amministrazione guidata da Giorgia Meloni, nato sulla scia delle polemiche per un mega raduno in corso a Modena proprio mentre questo si insediava. L’intesa sarebbe stata trovata attorno alle modifiche proposte da Forza Italia, per mano di Pierantonio Zanettin. Nel testo vengono sì puniti i «raduni illegali» come dice l’articolo 5 del dl, ma specificando meglio che le riunioni in questione devono essere «musicali» e «con spaccio di sostanze stupefacenti».
Ad essere interessati dalla norma dovrebbero essere coloro che invadono terreni privati in numero «superiore a 100» e non più 50, come nell’attuale versione del testo. Ridotte le pene per «chi organizza e promuove» i raduni: scenderebbero nel range «da due a quattro anni» – e non più «da tre a sei» – evitando il rischio che i presunti promotori possano essere sottoposti a intercettazioni. Infine, per quanto riguarda le multe da 1000 a 10mila euro, gli emendamenti di Forza Italia propongono di specificare che «i proventi della sanzione saranno attribuiti, in misura pari al 50 per cento ciascuno allo Stato e al Comune sul cui territorio è stata accertata la violazione». Come spiega lo stesso senatore Zanettin, la razio degli interventi è chiara: «Vogliamo evitare che rientrino nella norma anche scuole occupate o manifestazioni sindacali».
Nel testo dedicato ai Rave sono poi finiti interventi più generali. Uno, soprattutto, potrebbe aprire la discussione all’interno della maggioranza perché incide su tutto il codice di procedura penale: se approvato, in tutti i casi di assoluzione con formula piena, il pm non potrebbe fare più appello ma solo ricorso in Cassazione in alcuni, limitatissimi, casi. Altra misura simbolo per Forza Italia è quela che prevede di modificare la “Spazzacorrotti” introdotta dal governo Conte nel 2019, escludendo i reati contro la pubblica amministrazione da quelli per i quali si vieta la concessione dei benefici a meno che il condannato non collabori con la giustizia.
Foto in evidenza: Pierantonio Zanettin, Forza Italia | Ansa
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