Lombardia, l’appello di Bertolaso: «L’influenza stagionale ci preoccupa più del Covid, vaccinatevi»
A oltre un mese di distanza dal monito lanciato dall’Ecdc e dall’Oms, in Lombardia il numero dei contagi per l’influenza stagionale, soprattutto tra gli anziani e tra i bambini di età inferiore ai 4 anni, raggiunge picchi sempre più elevati. Secondo i dati ufficiali, in Lombardia dal 14 al 20 novembre si sono registrati oltre 130mila casi di influenza, con i bambini come categoria maggiormente interessata rispetto ad adolescenti e anziani, mentre da inizio settembre sono circa 1 milione le persone colpite da patologie influenzali. E Guido Bertolaso, che è stato chiamato dal presidente Fontana per sostituire Letizia Moratti, assegnando all’ex capo della Protezione Civile le le deleghe per la Salute e il Welfare della regione, ha lanciato un appello a tutti i lombardi per la vaccinazione contro l’influenza stagionale. Bertolaso ha infatti sottolineato che, al momento, «l’influenza ci preoccupa e ci impegna di più rispetto al Covid. Se tutti si vaccinassero potremmo mantenere molto più sotto controllo la situazione dei contagi». E Bertolaso, ribadendo che non è troppo tardi per sottoporsi a vaccinazione contro il virus dell’influenza stagionale, ha rimarcato che «la vaccinazione contro l’influenza andrà avanti a oltranza, non c’è una data fissa: finché avremo vaccini andremo avanti». Già in precedenza, Bertolaso, annunciando l’inizio della campagna per i vaccini anti-influenzali in Lombardia – gratuiti e disponibili nei centri vaccinali, nelle farmacie, dai pediatri o dai medici di base – aveva sottolineato che la vaccinazione «è fondamentale soprattutto per chi ha contatti con persone anziane o fragili: non dobbiamo dimenticare che anche l’influenza comporta dei rischi, soprattutto nei periodi di massima diffusione (dicembre, gennaio e febbraio) rischia di ingolfare i pronto soccorso, già abbastanza sotto pressione». Le vaccinazioni gratuite per chi risiede in Lombardia sono iniziate lo scorso sabato 26 novembre.
Il monito dell’Ecdc e dell’Oms dello scorso ottobre
Già lo scorso ottobre, gli esperti dell’agenzia europea per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avevano messo in guardia i governi dei diversi Paesi sull’arrivo di una nuova ondata di contagi di Coronavirus e, in concomitanza, di un ritorno dell’influenza stagionale. L’aumento dei casi di quest’ultima sono dovuti al fatto che essendo venute meno le misure anti-contagio (tra cui il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina, eccetera), il virus dell’influenza – che ha da sempre caratterizzato le stagioni fredde nell’era pre-pandemia – è tornato in circolazione. Gli esperti hanno fortemente consigliato di vaccinarsi sia per l’influenza sia di fare il richiamo del vaccino anti-Covid, in particolare rivolgendo l’appello alle fasce della popolazione più fragili, tra cui anziani, bambini, e persone fragili con patologie, e dunque a rischio di sviluppare sintomi severi in caso di contagio, dell’uno o dell’altro virus. Insomma, l’invito resta sempre quello a vaccinarsi per evitare di sviluppare sintomatologia grave che può portare anche a decesso.