No! L’ordine dei medici dell’Ontario non ha definito i No vax “malati di mente”
«I pazienti non vaccinati sono malati di mente e hanno bisogno di cure psichiatriche». Questo è quello che secondo alcuni post virali su Facebook è stato comunicato dal College of Physician and Surgeons dell’Ontario, l’organo che regola l’attività dei medici nella provincia canadese. Tuttavia, l’ente non ha mai detto questa frase. Le parole sono state travisate da un medico in un’intervista.
Per chi ha fretta:
- Alcuni utenti su Facebook sostengono che l’ordine dei medici dell’Ontario abbia definito chi non vuole farsi vaccinare contro il Covid-19 un «malato mentale» che necessita di «cure psichiatriche».
- A dichiararlo è un medico non praticante dell’Alberta noto per aver diffuso informazioni false.
- In realtà l’ordine invita solo all’uso di farmaci calmanti e all’aiuto psicologico per i casi di ansia che destino «seria preoccupazione»
Analisi
Questo è il testo che appare sopra uno stralcio di un’intervista – condiviso su Facebook – a quello che viene identificato come il dottor Makis:
«Succede ad Ontario, in Canada. Il College of Physicians and Surgeons invia una nota ai medici: “I pazienti non Va44inati sono malati di mente e hanno bisogno di cure psichiatriche”. Il dottor William Makis denuncia che il College of Physicians and Surgeons of Ontario ha inviato una nota ai medici dicendo che le persone non va44inate sono malate di mente e hanno bisogno di cure psichiatriche. “Ci troviamo su di un pendio scivoloso e molto pericoloso”, ha commentato. Intanto salgono a 93 le morti improvvise e premature di medici canadesi (tutti completamente inoculati), moltissimi in giovane età e in perfetto stato di salute.»
La descrizione del post corrisponde alle parole dell’uomo, che però non sono veritiere. Il video completo dell’intervento può essere reperito a questo link.
Come detto, il College of Physicians and Surgeons of Ontario regola l’attività dei medici nella provincia canadese. Per poter operare, un medico deve esservi iscritto. Qui il primo nodo viene al pettine, perché il dottor William Makis, intervistato nei video diffusi su Facebook, non è iscritto al college dell’Ontario, ma a quello dell’Alberta. Inoltre, come fa notare Associated Press, il dottore non è più praticante e ha già diffuso informazioni false sul Covid.
Come spiegato da Shae Greenfield – portavoce dell’ordine dei medici dell’Ontario – a Politifact, quello che Makis fa è travisare le parole dell’organizzazione riportate nella pagina web delle Faq per i medici. Il passaggio in questione tratta di come i medici dovrebbero gestire i pazienti che rifiutano di farsi vaccinare alla luce di condizioni mediche pregresse.
Nello specifico, dopo aver elencato quali condizioni comportano un’effettiva esenzione dalla vaccinazione, nella vecchia versione della pagina si legge:
«It is also important that physicians work with their patients to manage anxieties related to the vaccine and not enable avoidance behaviour. In cases of serious concern, responsible use of prescription medications and/or referral to psychotherapy are available options. Overall, physicians have a responsibility to allow their patients to be properly informed about vaccines and not have those anxieties empowered by an exemption.»
Riportiamo qui la traduzione:
«È anche importante che i medici lavorino con i loro pazienti per gestire i casi di ansia relativi a vaccini senza dare adito a comportamenti che puntino a evitarlo. In casi di seria preoccupazione, l’uso responsabile di farmaci prescrivibili e/o il riferimento a psicoterapeuti sono tutte opzioni disponibili. In generale, i medici sono responsabili di informare correttamente i loro pazienti riguardo i vaccini e di evitare che un’esenzione le alimenti»
Il sito è stato successivamente aggiornato per includere il riferimento alla tripanofobia, una condizione medica che causa una fortissima paura degli aghi, tra le cause di «seria preoccupazione».
Conclusioni:
Da quanto riporta il sito dell’ordine dei medici dell’Ontario, è evidente che le parole del dottor Makis derivano da un’interpretazione assolutamente fuorviante delle linee guida per i medici dello stesso ordine. L’ente non parla di «malattia mentale», ma solo di casi in cui un’eccessiva preoccupazione può portare a non vedere gli innegabili benefici della vaccinazione contro il Covid-19.
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