Il bonus contro il carovita di Lavazza: 700 euro e 10 giorni di smart working per i dipendenti
Un bonus di 700 euro contro il carovita, dieci giorni al mese di smart working, «venerdì breve» con uscita anticipata dal lavoro (da maggio a settembre), 16 ore di caregiving per accompagnare familiari a visite mediche, 5 giorni aggiuntivi di congedo di paternità obbligatoria interamente retribuiti, da sommare ai 10 già previsti per legge. Sono alcuni dei punti più salienti del nuovo contratto integrativo siglato da Lavazza con la Rsu e i sindacati territoriali. Le novità riguardano i dipendenti del centro direzionale dell’azienda, che ha sede nel quartiere Aurora, a Torino. Tra le altre misure previste dal nuovo contratto ci sono anche 4 ore annue per necessità di cure veterinarie dei propri animali domestici e la riconferma del passaggio da full-time a part-time fino al compimento del terzo anno di vita del figlio. Una delle misure più generose, però, resta il bonus una tantum per far fronte al caro bollette: un assegno del valore complessivo di 700 euro totalmente detassati e articolato in forma di buoni pasto, bonus carburante e rimborso delle utenze domestiche. Più ridotto il bonus destinato ai lavoratori degli stabilimenti produttivi di Lavazza in giro per l’Italia. Per loro il bonus sarà di 300 euro netti e si aggiungerà ai premi annuali già previsti dal contratto. Previsto, infine, un miglioramento delle coperture sanitarie integrative, con l’introduzione di nuovi programmi di prevenzione sanitaria e well being. Infine, nuovi investimenti anche su progetti di formazione, sostenibilità e Diversity & Inclusion, con il proseguimento del progetto Gap Free, rivolto a tutti i collaboratori di Lavazza in Italia e all’estero con l’obiettivo di eliminare il gap salariale tra donne e uomini.
Leggi anche:
- Quanto costa lavorare da casa: così lo smart working fa crescere le bollette di elettricità e gas
- Milano, il piano del sindaco Sala contro il caro-bollette: luci spente un’ora prima, venerdì smartworking – Il video
- Smart working e luci spente negli uffici: i piani dei comuni alle prese con il caro-energia
- Regioni contro il caro-bollette, la stretta nel Lazio: più smartworking e luci negli uffici spente prima
- Dietrofront sullo smart working, con il caro-bollette lavorare da casa costa di più: «Senza rimborsi meglio l’ufficio»