Alta tensione sul Mar del Giappone: decollano i jet di Tokyo e Seul dopo l’esercitazione congiunta di Cina e Russia
Alcuni aerei russi e cinesi hanno condotto operazioni congiunte di pattugliamento sul Mar del Giappone e sul Mar Cinese Orientale. Le operazioni sono durate in totale otto ore e hanno coinvolto bombardieri strategici russi TU-95MS e cinesi H-6K. Al termine dei pattugliamenti, per la prima volta gli aerei sono atterrati rispettivamente non nel Paese d’origine ma negli aeroporti militari del Paese partner. A svelare l’operazione è il ministero della Difesa russo, specificando che si sarebbe trattato di pattugliamenti previsti da accordi di cooperazione bilaterale e non diretti contro Paesi terzi. Un’interpretazione che non è bastata a rassicurare le altre potenze della regione. Inr risposta all’esercitazione congiunta, Corea del Sud e Giappone hanno fatto decollare i propri jet militari in protezione dei rispettivi spazi aerei. Secondo l’esercito di Seul infatti, due bombardieri cinesi H-6 si sarebbero spinti più volte all’interno della zona di difesa aerea sudcoreana, al largo delle coste a sud e a nordest. Sarebbero poi rientrati nella zona ore dopo dal mar del Giappone, raggiunti da sei aerei da guerra russi, tra cui bombardieri TU-95 e caccia SU-35. Il ministero della Difesa giapponese parla invece di due bombardieri cinesi e due sospetti aerei russi in azione sul mar del Giappone. «I nostri militari hanno inviato aerei da combattimento dell’aeronautica prima dell’ingresso degli aerei cinesi e russi del KADIZ per attuare misure tattiche in preparazione di una potenziale emergenza», ha affermato un portavoce del governo sudcoreano. Stando a quanto riferito da Seul, i mezzi militari cinesi e russi non avrebbero violato lo spazio aereo del Paese, che corrisponde all’aria sopra il suo territorio, ma la zona di difesa aerea, un’area adiacente e non regolata dalle norme internazionali.
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