M5s, Conte: «Sulle armi all’Ucraina il governo sia trasparente». Manovra? «Dimentica i cittadini, ma guarda alle lobby delle armi» – Il video
Camera dei deputati, 30 novembre. Continua il dibattito iniziato ieri sulle mozioni relative alla guerra in Ucraina. Tra le dichiarazioni di voto più attese, c’è quella di Giuseppe Conte: il suo Movimento 5 stelle, insieme ad Alleanza Verdi-Sinistra, è la formazione politica che invoca lo stop immediato all’invio di armi a Kiev. «L’Italia sulla crisi ucraina svolga un vero ruolo da protagonista, promuovendo una conferenza di pace. Non possiamo continuare a pensare a un’illusoria disfatta della Russia», afferma l’ex presidente del Consiglio, oggi deputato semplice. «In tanti si sono abituati alla guerra, quasi metabolizzandola. Dal primo colpo sparato, il M5s ha condannato con forza la aggressione russa, chiedendo un piano diplomatico e anche un sostanzioso aiuto militare al popolo ucraino: non per pulsioni belliciste, ma per porre un argine alla iniziale asimmetria delle forze in campo. Un contributo deciso non a cuor leggero ma necessario per consentire all’Ucraina la legittima difesa. Oggi, dopo nove mesi, questa non può essere più la soluzione. Sul piano delle armi si è parlato ed agito troppo, mentre di diplomazia non vediamo traccia. Esigiamo un cambio di passo dalla Nato e dalla Ue. E soprattutto dal nostro Paese. Lo hanno chiesto 100 mila persone che hanno sfilato a Roma per dar voce a una maggioranza silenziosa che subisce le conseguenze del conflitto».
Conte pungola il governo Meloni affinché eviti di agire per decreto e porti in parlamento la questione di eventuali nuovi invii di armi. «Il dl sull’invio di armi all’Ucraina non può essere una routine. Non è più rinviabile un nuovo quadro di intervento. Pretendiamo un passaggio nelle aule parlamentari perché sia garantito ai cittadini il diritto ad una informazione trasparente. Se il governo vuole perorare una linea guerrafondaia “armi a oltranza e zero negoziati“, venga in Aula a dirlo, a metterci la faccia davanti agli italiani e a far votare il parlamento». Nei dieci minuti concessigli per la dichiarazione di voto, il presidente dei 5 stelle inserisce anche un’accusa all’esecutivo sulla legge di Bilancio, “bollinata” ieri dalla Ragioneria dello Stato: «Andate a Bruxelles con il cappello in mano per aumentare le spese per le famiglie, con il fuoco negli occhi per aumentare le spese militari. Questo governo non ha occhi per guardare alle esigenze del Paese. Li chiude davanti ai bisogni della gente ma li apre alle esigenze delle lobby delle armi». E conclude: «La Manovra che è stata presentata dal governo è nel segno della austerità, dimentica i cittadini. Non potevo credere ai miei occhi quando ho appreso leggendo le mozioni all’esame dell’Aula che l’emergenza del governo Meloni è oggi accelerare sulle spese militari. Per noi l’emergenza è liberare risorse per affrontare la transizione ecologica e la crisi economica e sociale».
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