No! L’Ucraina non ha dirottato gli aiuti economici degli Usa verso il Partito Democratico americano
Una grande truffa per portare denaro pubblico degli Usa al Partito Democratico, passando per le donazioni all’Ucraina effettuate in criptovalute? Questo è quello che i complottisti sostengono stesse avvenendo prima della bancarotta della piattaforma di trading di cripto Ftx di Samuel Bankman Fried, avvenuta poco prima del parziale successo dei democratici alle midterm. Di vero, però, non c’è nulla.
Per chi ha fretta:
- I fondi degli Usa all’Ucraina sono tracciati e controllati da enti specifici;
- Non ci sono prove che siano stati dirottati;
- La bufala è stata smentita da Ukraine Aid, che raccoglie le donazioni di privati anche in cripto, e dal viceministro della trasformazione digitale dell’Ucraina.
- Sam Bankman Fried, Ceo della fallita piattaforma di scambio di criptovalute Ftx, ha donato a enti politici, ma mai a partiti, che supportano sia i democratici che i repubblicani.
- Solo 60 milioni di dollari sono arrivati all’Ucraina via cripto, contro i quasi 60 miliardi donati dagli Usa in forma di armi, servizi e finanziamenti di enti sul campo.
- Solo 1,5 milioni di dollari sono andati da Ftx all’Ucraina. La piattaforma li ha semplicemente convertiti dopo aver ricevuto le donazioni in cripto
Analisi
Di seguito vediamo uno screenshot delle varie slide che compongono uno dei post su Facebook che condivide la teoria del complotto. Nella descrizione si legge:
«ATTENZIONE A TUTTI IL CASO BANCAROTTA FTX : LA BANCAROTTA DI FTX HA SCOPERTO IL SISTEMA CORROTTO DI BIDET BIDEN CHE DAVA MILIONI DI DOLLARI (DANARO PUBBLICO) A ZELENSKY, ZELENSKY LI INVESTIVA IN CRIPTOVALUTA FTX ( TRATTENENDOSI I RICAVI CHE HA INVESTITO COMPRANDO IMMOBILI IN TUTTO IL MONDO ) E LA FTX LI RIPASSAVA IN DOLLARI AI DEM DI BIDET : UN VERO RICICLAGGIO DI DENARO»
Nelle immagini, invece, vediamo riprodotto lo schema che secondo chi condivide il post sarebbe stato utilizzato. Gli Usa elargiscono aiuti economici all’Ucraina, che poi li trasferirebbe a Ftx, che a sua volta li userebbe per finanziare il partito.
Perché le criptovalute?
All’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, Kiev ha reso noto che avrebbe accettato anche donazioni versate in criptovalute in modo da diversificare i mezzi per ottenere aiuto in un momento in cui i trasferimenti bancari tradizionali erano bloccati o quasi. All’inizio qualcuno pensava che l’annuncio del ministro Mykhailo Fedorov non fosse vero. Il 18 marzo scorso, però, l’Ucraina ha legalizzato le criptovalute in modo che potessero entrare nel settore bancario gestito dallo Stato, dando certezza della serietà delle intenzioni. Per farlo è stata creata una società chiamata Ukraine Aid. Gli Usa hanno elargito ingenti somme di denaro in aiuto all’Ucraina, ma non ci sono prove che abbiano seguito il percorso teorizzato dai complottisti.
L’analisi del denaro inviato dagli Usa
Della bufala si sono occupati anche i colleghi fact checker di Afp. Nei registri dei fondi inviati dagli Usa all’Ucraina non si riscontrano elementi che facciano nemmeno pensare all’uso di criptovalute. Come indicato da questo documento, l’amministrazione Biden ha inizialmente inviato all’Ucraina 19,3 miliardi di dollari, che sono stati utilizzati per l’acquisto di armamenti, ed equipaggiamenti militari, oltre a «addestramento, manutenzione e sostegno». Nel documento si parla solo di dollari e non di criptovalute.
Un altro documento, questa volta dell’agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) spiega qual è stata la destinazione di altri 8,5 miliardi di dollari che la federazione ha inviato all’Ucraina. Al suo interno si legge di denaro impiegato in «servizi pubblici, inclusi il servizio sanitario, l’istruzione e aiuti umanitari». Nel testo è evidenziato anche quale tipo di intervento è stato messo in atto in quali città dell’Ucraina. Riassunto in questa mappa.
Come si evince dai documenti, i fondi non vengono quasi mai elargiti direttamente alle casse dell’Ucraina, ma inviati ad enti che li utilizzano per l’acquisto di armamenti o per fornire le prestazioni pattuite. A conferma di ciò, c’è anche la dichiarazione ad Afp dell’analista del Center dor Strategic and International Studies Mark Cancian che evidenza come non esista alcuna prova che i fondi inviati sino a novembre 2022 siano stati dirottati.
Le smentite ufficiali
A smentire che ci sia alcun legame tra le teoria dei complottisti e la realtà è arrivato anche un tweet della società Aid for Ukraine, che si occupa di canalizzare gran parte delle donazioni a favore dell’Ucraina. Sul sito di Aid for Ukraine è possibile scegliere di donare anche tramite criptovalute. La stessa società informa di essersi appoggiata alla piattaforma Fdx «solo alcune volte» nel marzo 2022 per convertire le donazioni di criptovalute in moneta comune inviata alla Banca Centrale Ucraina, che ne conferma la ricezione.
November 15, 2022
A smentire la teoria è stato anche Alex Bornyakov, viceministro della trasformazione digitale dell’Ucraina. L’uomo ha scritto su Twitter che il governo ucraino non ha mai investito denaro in Ftx: «L’intera narrativa secondo la quale l’Ucraina avrebbe investito in Ftx, che poi avrebbe a sua volta donato denaro al partito democratico statunitense, è senza senso».
November 14, 2022
Le donazioni di Bankman Fried al partito repubblicano e a quello democratico
L’unico appiglio con un fondo di verità a cui i complottisti potrebbero riferirsi sono le donazioni a enti politici – ma non partiti – fatte da Bankman Fried. Queste sono totalmente legittime se fatte, come avvenuto, da un cittadino statunitense a titolo personale. Alcune sono andate a gruppi che supportano il partito democratico, come Protect Our Future e Opportunity for Tomorrow. SBF, però ha anche donato ad enti che supportano il partito repubblicano come l’Heartland Resurgence e l’Alabama Conservatives Fund. Inoltre, anche Ryan Salame, co-Ceo di Ftx, ha donato numerose volte al partito repubblicano.
Gli 1,5 milioni di dollari da Ftx alla Banca Centrale ucraina
Infine, è da notare come Aid for Ukraine abbia raccolto circa 60 milioni di dollari in criptovalute, contro i quasi 60 miliardi donati dagli Usa all’Ucraina. Ad ogni modo, solo 1,5 milioni di dollari sono stati inviati da Ftx a Aid for Ukraine. Come riporta Mashable, che ha visionato le ricevute dei trasferimenti, e donazioni in cripto erano state inviate a Ftx affinché venissero convertite in dollari, valuta accettata dalla Banca Centrale ucraina. Dalla fine di marzo, il Paese invaso si è dotato di una propria infrastruttura di conversione – chiamata Kuna – come dichiarato da Sergey Vasylchuk, Ceo della piattaforma di cripto ucraina Everstake, che lavora con Aid for Ukraine assieme a Ftx.
Conclusioni
I complottisti sostengono che l’Ucraina abbia mandato denaro al partito democratico statunitense, che a sua volta aveva ricevuto dagli Usa, tramite la piattaforma di cripto Ftx. Di vero, però non c’è nulla, come dimostrano numerose fonti.
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