Interrogazione di Renzi a Nordio sul caso Open. Il ministro promette «ispezione rapida e approfondita» – Il video
«La mia interrogazione è su un punto specifico che non riguarda Open, non riguarda noi ma gli italiani». Esordisce così Matteo Renzi, in Aula a Palazzo Madama. Il senatore si rivolge al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, chiamato a rispondere su un’interrogazione in merito alle azioni della procura di Firenze. Renzi contesta il presunto invio integrale al Copasir degli atti di indagine relativi all’inchiesta sulla fondazione Open, inclusi quelli relativi a Marco Carrai, oggetto di una pronuncia della Cassazione che ne ordinava la restituzione «senza trattenimento di copia dei dati». Così l’ex presidente del Consiglio: «C’è stata un’ordinanza della corte di Cassazione che ha ordinato di annullare senza rinvio il sequestro e di restituire il materiale sequestrato senza mantenimento degli atti sequestrati nei confronti dell’indagato Carrai. Ebbene, il pubblico ministero ha scelto di prendere il materiale e di mandarlo al Copasir. La domanda è se è a conoscenza di questo fatto e che provvedimenti intende prendere. Questo atto o è eversivo o è anarchico o è un atto di cialtronaggine da parte del pm. Quest’ultima ipotesi la escludo, sulle altre due aspetto la sua risposta».
Il ministro risponde alla sollecitazione di Renzi promettendo che «i fatti che sono stati enunciati nell’interrogazione saranno oggetto di immediato e rigoroso, e sottolineo rigoroso, accertamento conoscitivo, attraverso l’Ispettorato Generale. Successivamente, questo dicastero procederà ad una approfondita, e sottolineo approfondita, valutazione di tutti gli elementi acquisiti al fine di assumere le necessarie iniziative – e conclude -. L’indagine conoscitiva avrà assoluta priorità nell’attività ispettiva. Le determinazioni che ne deriveranno saranno adottate con la consequenziale rapidità». Nella replica, Renzi si dice molto soddisfatto della risposta del ministro: «Non dubitavamo della assoluta rilevanza che il ministro ha dato a questo caso». E poi, in chiusura, lancia una stoccata al Movimento 5 stelle: «Sono molto soddisfatto anche perché siamo passati da un ministro della Giustizia promettente dj, a un autorevole magistrato. Senza nulla togliere ai promettenti dj». Il riferimento, va chiarito, non è a Marta Cartabia, predecessore di Nordio, ma al titolare della Giustizia nei governi Conte uno e due, Alfonso Bonafede.
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