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La pista anarchica dietro l’attentato a Schlein: i legami sospetti con le proteste per Alfredo Cospito

02 Dicembre 2022 - 21:07 Redazione
Nelle scorse settimane scritte firmate da anarchici erano comparse sulle mura dell'ambasciata d'Italia ad Atene e poco distante, su quelle della Banca di Grecia, in sostegno allo sciopero della fame dell'anarchico italiano Alfredo Cospito contro la sua detenzione in regime di 41bis

«C’è qualche possibile ragione, le modalità di tempo e di esecuzione lascerebbero presupporre sicuramente questo» dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che dietro l’attentato fallito contro la diplomatica Susanna Schlein ci sia un legame con le proteste per la detenzione di Alfredo Cospito, l’anarchico di 57 anni condannato all’ergastolo con il 41bis. Come ricorda Florenza Sarzanini sul Corriere della Sera, Cospito è in carcere per l’attentato di 10 anni fa contro Roberto Adinolfi, l’ad di Ansaldo nucleare che fu gambizzato e per aver messo due pacchi bomba nel 2006 nella Scuola per allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo. Dallo scorso aprile l’anarchico è sotto regime di carcere duro, dopo il sequestro di alcune lettere con esponenti anarchici. Da allora Cospito ha iniziato lo sciopero della fame e nei prossimi giorni è attesa la decisione dei giudici per il suo ricorso. Nelle scorse settimane, proprio sulle mura dell’ambasciata italiana ad Atene, oltre che su quelle della Banca di Grecia poco distante, erano comparse delle scritte firmate da anarchici in sostegno allo sciopero della fame di Cospito.

FACEBOOK / Collettivo Roubikonas | Le scritte fuori dall’ambasciata italiana ad Atene firmate da anarchici a sostegno dello sciopero della fame di Alfredo Cospito. Lo striscione è apparso il giorno prima l’attentato contro Susanna Schlein

Le proteste per l’anarchico al 41bis

Alla luce delle diverse proteste e mobilitazioni a sostegno di Cospito, gli inquirenti di Atene sospettano che l’attentato possa essere stato maturato negli ambienti anarchici greci tra le frange più estreme. Oltre all’incendio che ha distrutto l’auto della sorella dell’esponente dem Elly Schlein, gli inquirenti indagano su una seconda molotov trovata vicino un’auto sotto la finestra della camera da letto della diplomatica ad Atene e poco distante dall’impianto del gas. Gli investigatori sono convinti che «se fosse esplosa avrebbe provocato vittime». L’avvocato difensore di Cospito, Flavio Rossi Albertini ha provato a frenare le indiscrezioni sul possibile collegamento tra il caso del suo assistito e l’attento a Schlein, ribadendo come «la quasi totalità delle iniziative di solidarietà sono state legittime e legali e se pure hanno travalicato il limite sono state forme di scarsissima offensiva giuridica». Il riferimento è ad esempio alle scritte apparse ieri, 1 dicembre, a Perugia con vernice rossa su alcune auto come «Ciao Alfredo» e «Fuori Alfredo». Manifestazioni commentate dallo stesso Cospito attraverso il suo legale: «So che in tanti, anche intellettuali e personalità autorevoli, si sono mobilitati contro l’ingiustificatezza delle misure di detenzione a cui sono sottoposto, qualcosa che per me è impossibile da accettare e che continuerebbe a farmi sentire murato vivo in un carcere».

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