Turchia, liberata la 25enne italiana Dalila Procopio arrestata in un corteo contro la violenza sulle donne
Dalila Procopio, l’attivista italiana arrestata a Istanbul nel corso di un corteo contro la violenza sulle donne è stata liberata. Lo scorso 29 novembre era arrivata la notizia dell’espulsione dal Paese per lei e Saida, l’altra donna arrestata durante il corteo femminista e originaria dell’Azerbaigian. Oltre all’espulsione era stato prevista l’emissione di un divieto di rientro in Turchia. Da quel momento le giovani erano state portate in una caserma di polizia insieme ad altre decine di attiviste che partecipavano alla manifestazione non autorizzata. Procopio insieme a Saida era stata poi condotta Centro di espulsione di Selimpaşa a Silivri, un quartiere lontano a 80 chilometri dal centro di Istanbul dove attendeva l’esecuzione del decreto di espulsione. Poche ore fa la notizia diffusa dall’associazione Mor Dayanisma, che aveva organizzato la manifestazione del 25 novembre: «Dalila e Saida sono libere!», si legge nel post pubblicato sui social. «L’appello presentato per due nostre amiche, detenute il 25 novembre e per le quali è stata presa la decisione di espulsione, è stato accolto. Sono stati rilasciate ora! La nostra solidarietà valica i confini! Viva la solidarietà delle donne!». Nei giorni scorsi Cemile Baklacı e l’avvocato Sezen Ezer di Purple Solidarity dell’associazione Mor Dayanışma avevano fatto visita alle due donne nel centro di espulsione raccontando di un’attesa di molte ore per poterle incontrare e di «un’oppressione psicologica e fisica evidente operata sulle giovani».
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