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Juve, le ombre su John Elkann: «Sapeva delle “manovre correttive” sui conti»

03 Dicembre 2022 - 20:01 Redazione
gianluca ferrero andrea agnelli john elkann
gianluca ferrero andrea agnelli john elkann
L'ad di Exor, azionista di maggioranza della Juventus, già in un'intercettazione con Andrea Agnelli si lamentava di come i dirigenti dell'area sportiva «si erano allargati» soprattutto durante il Covid

Il nome di John Elkann compare più volte nelle carte dell’inchiesta Prisma della procura di Torino, per quanto l’ad di Exor, azionista di maggioranza bianconero, non sia indagato. A lui però sarebbero state chiare le manovre contabili che sono al centro dell’indagine torinese sui conti juventini, stando a un passaggio nella richiesta dei domiciliari per Andrea Agnelli, poi respinte dal gip. Secondo i pm, Elkann «appare pienamente a conoscenza delle problematiche finanziare e soprattutto delle cosiddette “manovra correttive”», come riporta il Messaggero. Manovra che per la Guardia di Finanza sono «manovre illecite… studiate al fine di “alleggerire” i bilanci e consentire la permanenza sul mercato della Juventus, senza perdere i “pezzi pregiati”».

Le plusvalenze “artificiali”

Quelle manovre sarebbero state amplificate durante la pandemia di Covid, spiegano gli inquirenti «finalizzate a gonfiare i ricavi e rinviare la rilevazione di debiti già maturati». Tra queste quella delle «plusvalenze “artificiali”» che per la procura «sono il frutto di una precisa pianificazione, voluta da management e necessaria per non rinunciare agli assets principali della società, cioè i giocatori di maggior rilievo, tra cui Cristiano Ronaldo». Una pratica che sarebbe confermata dall’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici, che parla di sé in terza persona: «Perché non è che Paratici faceva le plusvalenze perché c’aveva voglia di fare plusvalenze, ma perché qualcuno gli diceva di farle». Sarebbe questo a far emergere per la procura un «contesto criminale di allarmante gravità» e una «pronunciata capacità delinquenziale» tra pizzini e rapporti con gli agenti. In un’intercettazione raccontata dal Corriere della Sera, proprio Elkann commentava col cugino Agnelli di quel che stava facendo il reparto sportivo della società: «Sì, però come ricordi, tu avevi detto che alla fine c’è stato, da parte della direzione sportiva, (…) si sono allargati. Ci sono tutta un serie di operazioni che loro hanno fatto».

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