Juve, i giocatori in procura: il patto sulla finta rinuncia agli stipendi, l’obbligo di tacere con stampa e tifosi
La versione per pubblico e tifosi juventini era che i giocatori avevano rinunciato a quattro mensilità durante il primo lockdown per la pandemia di Covid, ma secondo una scrittura privata sequestra dai magistrati l’accordo prevedeva la rinuncia a una sola mensilità. L’intesa con la società prevedeva anche di non parlare della «manovra stipendi» nelle interviste. In un passaggio della richiesta di custodia cautelare dello scorso giugno per l’inchiesta sui conti della Juventus si fa riferimento agli interrogatori avvenuti alcuni mesi fa con i giocatori bianconeri, che hanno sostanzialmente confermato la richiesta del club. Si trattava delle mensilità da marzo a giugno 2020 che non sarebbero state versate a tempo debito, ma con la promessa che ne fossero saldate almeno tre nella stagione successiva, anche con garanzia nel caso in cui i giocatori avessero lasciato la squadra.
I dubbi nella chat JuventusTeam
Sarebbero stati i giocatori Matthijs De Light e Mattia De Sciglio a consegnare agli inquirenti le chat nel gruppo Whatsapp “JuventusTeam”, di cui facevano parte tutti i giocatori della prima squadra, in cui il capitano Giorgio Chiellini spiegava la proposta secondo cui «per questioni legislative di Borsa, la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai quattro mesi, è chiesto di non parlare nelle interviste sui dettagli di questo accordo». La strada per arrivare al patto sugli stipendi non sarebbe stata semplice, come avrebbe rivelato Paulo Dybala nell’interrogatorio, citato dalla Gazzetta dello Sport. «All’inizio la proposta era di rinunciare a quattro mesi di stipendio – ha detto Dybala ai pm – ma noi non eravamo d’accordo nel rinunciare a così tanti mesi». Poco dopo è uscito il comunato della Juve che confermava la rinuncia alle quattro mensilità. Dybala spiega: «Era uscito un comunicato stampa e tanta gente pensava che noi avessimo rinunciato a quattro mesi di stipendio. Ma non che avevamo già l’accordo sulle tre mensilità, che erano certe». Poi è arrivato il lungo messaggio di Chiellini nella chat di squadra, ma lo stesso capitano juventino in procura avrebbe negato che fosse stata la società a chiedergli di avvertire i compagni di non parlare con i giornalisti.
La manovra stipendi 2021
Sulla seconda manovra stipendi, quella del 2021, i giocatori avrebbero trattato individualmente con la società. Dybala non voleva firmare l’accordo, ma poi si è fatto convincere dai suoi agenti «per poi avere migliori prospettive sul rinnovo», che non è arrivato. Al capitano Chiellini viene fatta un’offerta particolare: avrebbe fatto l’ambassador per il club, così da inserire il corrispettivo di due buste paga a cui rinuncia nell’aprile-maggio 2021. «Un contratto che andrà a partire da quando smetterò per tre anni. Le due mensilità sono state caricate lì e quindi ancora devo percepirle». In attesa anche Arthur, che secondo quanto spiega il padre agli inquirenti aspetta ancora la prima rata di dicembre 2021.
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