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Twitter, con Musk triplica il discorso d’odio. Lo staff di moderazione: «Ha automatizzato il processo»

03 Dicembre 2022 - 11:23 Antonio Di Noto
Dopo i licenziamenti di massa, i report specializzati evidenziano l'aumento di insulti a categorie sensibili sul social network

Dall’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, lo scorso ottobre, gli episodi di discorso d’odio sul social network sono aumentati significativamente. L’analisi è stata condotta da due centri specializzati. Nello specifico, il Center for Countering Digital Hate evidenza che dall’inizio dell’era Musk l’uso delle parole nigger e nigga (equivalenti inglesi estremamente offensivi dell’italiano «negro»), è triplicato rispetto alla media del 2022, mentre gli insulti a persone gay e trans sono aumentati, rispettivamente, del 58% e del 62%. In un report separatocitato dalla Cnn la Anti-Defamation League evidenzia un incremento del contenuto di matrice antisemitica, dovuto a una diminuzione nella sua moderazione. In barba a quanto dichiarato dal patron di Tesla, che il 23 novembre aveva detto che il discorso d’odio sulla piattaforma era in calo. 

La nuova linea «aggressiva» del reparto di moderazione

«È come se Elon Musk avesse «proiettato il batsegnale per attirare ogni tipo di razzista, misogino e omofobo su Twitter», ha dichiarato Imran Ahmed, capo esecutivo del Center for Countering Digital Hate. Il miliardario, pochi giorni fa, ha riammesso sul social gli account di quasi tutti gli utenti bannati. Le parole di Ahmed trovano conferma nei licenziamenti, che hanno lasciato a casa circa metà dei dipendenti della compagnia, tra cui corpose fette del reparto di moderazione. Non a caso, molta di questa forza lavoro è stata sostituita da sistemi automatici, ha spiegato la nuova capa del reparto di Fiducia e Sicurezza Ella Irwin. La dipendente ha dichiarato che, secondo Musk, in passato Twitter ha erroneamente impiegato troppa forza lavoro nella moderazione dei contenuti. «Ha incoraggiato il team a prendersi più rischi», ha evidenziato Irwin, «a muoversi velocemente e a rendere la piattaforma sicura».

La rimozione automatica

Una delle conseguenze è che ora il social rimuove automaticamente, senza effettuare una revisione preventiva, i post che vengono segnalati da utenti con uno storico di segnalazioni corrette. Inoltre, Twitter sta agendo nella restrizione degli hashtag che più spesso vengono associati ad abusi, senza curarsi eccessivamente dell’impatto sugli usi benigni che potrebbero essere inficiati. «Ci ha dato la libertà di essere il più aggressivi possibile», ha spiegato Irwin.

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