La giornata nera di CR7: da Torino no alle carte sui soldi della Juve, da Lisbona pollice verso dei tifosi portoghesi
Cristiano Ronaldo non avrà le carte dell’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus. Il campione portoghese le ha chieste ai pubblici ministeri di Torino. Probabilmente perché intende muoversi per riscuotere i quasi 20 milioni di euro che ha concordato con l’ormai ex presidente Andrea Agnelli in alcune scritture private. Ma, fa sapere oggi Il Fatto Quotidiano, la procura gli ha risposto che «non ha titoli per riceverle». Gli inquirenti hanno trovato in un file excel nominato «Cr7 cartellina.xlsx» la contabilità precisa degli stipendi dovuti al giocatore per la manovra stipendi 2019-2020 e quella 2020-2021 per un totale di 29.322.499,33 euro. A Ronaldo spetterebbero ancora 19,975 milioni netti. Ma ci sono anche le «side letter» che avrebbero fatto da garanzia del credito dei giocatori nei confronti della società, poi sequestrate lo scorso marzo nello studio dell’avvocato Federico Restano. Intanto altre brutte notizie si affacciano all’orizzonte per il fuoriclasse. Un “sondaggio” online del giornale sportivo portoghese A Bola dice che il 70% dei votanti non vuole Ronaldo in campo contro la Svizzera nel quarto di finale di Qatar 2022. Soltanto il 30% si è schierato con lui.
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