Il governo pronto a rivedere le norme sul Pos: «Ma il taglio del reddito di cittadinanza non si tocca»
Le norme sul Pos possiamo rivederle. Quelle sul reddito di cittadinanza no. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in un’intervista a La Stampa oggi traccia i confini della Legge di Bilancio. Spiegando che «l’impostazione che Meloni ha dato è chiara: tutti gli aspetti non fondamentali della manovra possono essere discussi e ridefiniti. Se ci chiedono di mantenere così com’è il reddito di cittadinanza noi diciamo di no. Ma su altre cose siamo disposti a ragionare con serenità». Lollobrigida dice che paga il caffè «anche con la carta» perché «sono disordinato. Ma non mi piace questa idea secondo la quale chi usa i contanti è un evasore». Mentre sul sussidio «il M5S alimenta i discorsi di chi dice “se non avrò il reddito di cittadinanza, allora andrò a rubare”. Una cosa inaccettabile. Noi diciamo, “andrai a lavorare, non a rubare”. Non è vero che il lavoro non c’è. Il dibattito sul decreto flussi lo dimostra». Sul Recovery Plan invece Lollobrigida dice che «il Piano è stato scritto rapidamente, in una situazione molto differente a questa. Questo ha fatto sì che i progetti non rispondessero a una strategia precisa. Spesso sono stati utilizzati progetti vecchi, perché subito “cantierabili”, che nel frattempo però erano diventati irrealizzabili, a causa degli aumenti dei materiali. L’obiettivo non è spendere i fondi, ma spenderli bene. Questi non sono soldi del Monopoli». Infine: «Se l’Italia non è riuscita a spendere meno soldi in più tempo, come fa a spenderne di più in meno tempo? La macchina dello Stato è rimasta quella, nessuno ci ha lasciato un’organizzazione nuova».
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