Legge di Bilancio, oltre 3mila emendamenti depositati alla Camera. M5s: «Uno tsunami parlamentare sulla manovra»
Pioggia di emendamenti sulla prima legge di Bilancio della XIX legislatura. Per il testo, elaborato dal governo Meloni, sono state presentate alla Camera 3.104 richieste di modifica, 2.324 dei quali dalle fila delle opposizioni. Anche dalla maggioranza è arrivato un numero importante di emendamenti, depositati presso la commissione Bilancio di Montecitorio: 285 da Fratelli d’Italia, 136 da Forza Italia, 151 dalla Lega e 45 da Noi moderati. Il gruppo che ha presentato il maggior numero di proposte di emendamento è però il Partito democratico, con 957, seguito dal Movimento 5 stelle, con 772. L’Alleanza verdi-sinistra ne ha presentati 191, il Terzo polo 311, il gruppo Misto 23, +Europa 93 e le Minoranze linguistiche 133. Dalle commissioni, infine, sono giunti 7 emendamenti. Il cronoprogramma per l’approvazione parlamentare della legge di Bilancio è serrato: per evitare l’esercizio provvisorio, l’Aula della Camera sarà chiamata a esaminare il testo a partire dal 20 dicembre. Al Senato non resteranno che gli ultimissimi giorni dell’anno, tra Natale e il 31 dicembre, per dare il via libera definitivo alla manovra – pena l’esercizio provvisorio.
Francesco Silvestri e Daniela Torto, rispettivamente capogruppo e capo commissione Bilancio alla Camera del Movimento 5 stelle, rivendicano di aver dato vita a uno «tsunami parlamentare» di emendamenti. «Il gruppo parlamentare dei 5 stelle alla Camera ne ha presentati circa 800, per invertire radicalmente la rotta della Manovra in favore di persone in difficoltà e per una maggiore equità fiscale», dichiarano. «Il nostro obiettivo è quello di rivoluzionare i contenuti di una legge di Bilancio che colpisce i cittadini più poveri e il ceto medio, taglia su scuola e sanità e favorisce l’evasione fiscale, già drammatica nel nostro Paese». Tra i temi su cui le opposizioni, attraverso gli emendamenti, proveranno a modificare la legge di Bilancio, ci sono lo stop al Ponte sullo Stretto, la cancellazione dei voucher, l’introduzione del salario minimo, la riduzione delle spese militari.
Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, tra i banchi del governo alla Camera – Roma, 23 novembre 2022.
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