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«Preservativi gratis anche ai minorenni», Macron allarga il piano per i giovani – Il video

09 Dicembre 2022 - 20:33 Ygnazia Cigna
L'iniziativa francese nata per gli under 25 sarà valida anche per chi ha meno di 18 anni

In Francia, la gratuità dei preservativi in farmacia annunciata ieri, 8 dicembre, da Emmanuel Macron sarà estesa anche ai minorenni. A dichiararlo è lo stesso presidente con un video pubblicato sul suo account Twitter da Alicante, in Spagna, dove si trova per il vertice dei Paesi dell’Europa mediterranea. Nell’annuncio di ieri, infatti, il presidente aveva riferito che la misura è destinata alla fascia d’età tra i 18 e i 25 anni. In molti, però, hanno lamentato che sarebbe stato opportuno che venisse indirizzata anche ai minori. «E io dico ok, facciamolo», commenta oggi il presidente francese nel breve video ribadendo che il suo governo si sta muovendo nell’ottica di una «buona politica di prevenzione per permettere ai giovani di proteggersi». Questa mossa si aggiunge alla linea preventiva che Macron ha adottato già a partire dal 2018, quando ha permesso che i preservativi vengano rimborsati dall’assistenza pubblica su prescrizione medica. A settembre dello scorso anno, anche il ministro della Salute francese Olivier Véran aveva annunciato di aver allargato la contraccezione ormonale gratuita non solo per le minorenni ma anche per le donne fino ai 25 anni, aumentando così il limite d’età.

«Educazione sessuale? Dobbiamo fare di più»

Per Macron il tema della «salute sessuale» dei giovani è un «un vero tema da prendere in seria considerazione». Ma non solo. Il presidente francese ha evocato anche la questione della vaccinazione degli adolescenti, in particolare contro le infezioni da papilloma virus, legate alla comparsa di tumori. «È un enorme lavoro d’informazione, ma – ha commentato l’inquilino dell’Eliseo – bisogna farlo nelle scuole, bisogna moltiplicare gli sforzi e lo faremo». E ha annunciato che non esclude di virare verso la vaccinazione obbligatorie quando ci saranno «le giuste raccomandazioni scientifiche». Infine, sul fronte dell’educazione sessuale ha ammesso che «non stiamo dando il meglio su questo tema. La realtà è molto molto lontana dalla teoria. Dobbiamo sollecitare meglio i nostri insegnanti, dobbiamo tornare a sensibilizzarli».

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