L’investitore del Qatar che vuole comprare la raffineria di Priolo (presentato da D’Alema)
Il primo dicembre il governo Meloni con un decreto ha disposto l’amministrazione fiduciaria temporanea per la raffineria Isab di Priolo dall’embargo sull’import russo. L’azienda, che si trova in provincia di Siracusa, è di proprietà di Lukoil. E finora aveva aggirato le sanzioni americane contro la Russia. Che prevedono un’esclusione per il greggio «sostanzialmente trasformato in prodotto fatto all’estero». Il ministro delle Imprese Adolfo Urso e quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti puntano alla nazionalizzazione. E c’è un negoziato intavolato da settimane che coinvolge Lukoil e il fondo Usa Crossbridge. Ma, fa sapere oggi Repubblica, c’è una seconda cordata in pista. A partecipare ci sono l’uomo d’affari qatarino Ghanim Bin Saad Al Saad, a fianco di investitori italiani. E l’offerta è stata presentata al governo da un team di consulenti che comprende Massimo D’Alema. Nella trattativa con Crossbridge nel frattempo come partner industriali sono spuntati i due giganti del trading del petrolio svizzeri Vitol e Trafigura. Loro troverebbero senza problemi i 300 mila barili al giorno per far funzionare la raffineria. Saad Al Saad, a Doha invece ha creato 30 anni fa la conglomerata Gssg, formata da 45 aziende di settori diversi come aviazione, immobiliare, gestioni patrimoniali, comunicazioni, oltre agli idrocarburi. La cordata “dalemiana”, già ammessa da Isab nella data room, ha incontrato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
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