Russia, condannato a 8 anni e mezzo di carcere l’oppositore Ilya Yashin: aveva denunciato il massacro di Bucha in Ucraina
Il tribunale di Mosca ha condannato a otto anni e mezzo di reclusione l’oppositore russo Ilya Yashin, giudicato «colpevole» di aver denunciato l’offensiva in Ucraina: viene così accolta quasi completamente la richiesta dei pm, che per Yashin avevano proposto nove anni di reclusione. Lo riporta l’agenzia Interfax, Che aggiunge come il tribunale avrebbe tenuto conto dell’assenza di circostanze aggravanti per lui e, al contrario, della presenza di alcune attenuanti relative al suo stato di salute e ai suoi genitori anziani. Tuttavia, avrebbe infine optato per una vera e propria reclusione «al fine di ripristinare la giustizia sociale». L’accusa di aver «diffuso false informazioni sull’esercito russo» si riferiva alle affermazioni sul massacro di civili a Bucha, in Ucraina, fatte da Yashin durante una diretta sul suo canale YouTube, ma anche L’uomo, 39 anni, è stato arrestato il 27 giugno e il processo è iniziato il 30 novembre. In aula si è dichiarato innocente, e nel corso del processo ha più volte espresso la sua opposizione alla guerra. Davanti ai giudici aveva affermato: «So che nessun argomento degli avvocati avrà effetto su di voi e che oggi tornerò in cella. Ma so anche che lì sono più libero di voi, persone che violentate la giustizia. Perché a differenza vostra, la mia coscienza è pulita, e la mia anima non è avvelenata dalla paura e dal cinismo. La prigione prima o poi terminerà, ma la mia sensazione di dignità personale resterà. Mentre voi, bravi signori, dovrete convivere con ciò».
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