Meloni: «Leggi razziali macchia indelebile per l’Italia. Il governo è pronto a combattere l’antisemitismo» – Il video
Dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 15 dicembre, esposte in Aula alla Camera e depositate al Senato, la presidente del Consiglio è andata nella sede dell’ordine dei giornalisti del Lazio. Il pomeriggio del 13 dicembre, Giorgia Meloni ha preso parte all’inaugurazione di una lapide commemorativa con su incisi i nomi dei giornalisti romani vittime della repressione e della violenza nazifascista. «La sfida nella lotta alla discriminazione e all’antisemitismo non è qualcosa per cui dobbiamo guardare indietro ma all’oggi. Non è una sfida che abbiamo vinto, perché l’antisemitismo riemerge con altre facce e strumenti nuovi e diversi. È una battaglia che coinvolge le istituzioni, la politica e il governo, e chi racconta la realtà. Il governo italiano è sempre pronto, concentrato e attento per combattere ogni forma di discriminazione e antisemitismo che rischia ancora di essere presente fra noi», ha dichiarato Meloni. Il capo dell’esecutivo ha usato parole nette per condannare le politiche razziali adottate nel Ventennio: «Le leggi razziali del 1938 rappresentano il punto più basso della storia italiana, una vergogna che ha segnato la nostra storia per sempre, come ho detto più volte e lo ribadisco. È una macchia indelebile, un’infamia che avvenne nel silenzio di troppi». Anche il ministro della Cultura è intervenuto alla celebrazione, annunciando un’iniziativa che si terrà a Milano durante la prossima Giornata della memoria: «Inaugureremo una segnaletica ad hoc che condurrà chi arriva alla stazione centrale di Milano al Binario 21», ha detto Gennaro Sangiuliano. Il Binario 21 è il luogo dal quale partivano i treni diretti verso i campi di sterminio nazisti. Erano colmi di deportati ebrei e oppositori politici. Pochissimi di loro fecero ritorno in Italia: tra i superstiti c’è la senatrice a vita Liliana Segre. «Sono piccoli tasselli di quel che stiamo facendo anche per contrastare il pericolo rappresentato dall’antisemitismo. Abbiamo il dovere di coltivare la memoria», ha rimarcato Sangiuliano.
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