Fed, non si ferma il rialzo dei tassi. Powell: «Non possiamo abbassare la guardia sull’inflazione»
Nuovo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Dopo i quattro rialzi di 75 punti base, oggi – mercoledì, 14 dicembre – la Banca centrale di Washington ha comunicato di aver alzato i tassi di interesse di 50 punti base, passando dalla forchetta 3,75%–4% a 4,25%–4,5% e preannunciato che alzerà ancora i tassi. L’obiettivo per la Fed sarebbe il raggiungimento «della massima occupazione e un tasso di inflazione del 2% nel lungo periodo». La previsione – continua l’organismo – è quella di arrivare a un picco del 5,25% (valore oltre le stime di mercato) nel 2023, per poi vedere una discesa dei tassi di interesse. Il presidente della Federal Reserve, Jay Powell, durante la conferenza stampa dopo la decisione si innalzare i tassi d’interesse ha ribadito la necessità di «mantenere la posizione di politica monetaria restrittiva per un certo periodo di tempo», gelando – di fatto – le attese dei mercati per un possibile taglio degli stessi a partire dal 2023. Con questa decisione, la Fed si aspetta una crescita dell’economica statunitense dello 0,5% nel 2023 e dell’1,6% nel 2024. Nonostante l’inflazione nelle stime sia in rallentamento, al 3,1% l’anno prossimo e al 2,5% nel 2024, la Banca centrale continua «a valutare come “al rialzo” i rischi per lo scenario d’inflazione» e si aspetta «molti più elementi di una discesa della stessa», ha ribadito Powell secondo il quale nonostante «le aspettative d’inflazione restino ben ancorate, ciò non deve fare abbassare la guardia».
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