SuperLega, per la Corte di giustizia Ue lo stop di Fifa e Uefa ai club ribelli non viola il diritto alla concorrenza
È arrivato un primo parere favorevole alla Uefa nel processo incardinato presso la Corte di giustizia dell’Unione europea. Juventus, Barcellona e Real Madrid, che guidano la società formata da 12 club ribelli, hanno avviato un’azione legale che, dal tribunale di Madrid, è arrivata presso la Corte di Lussemburgo e che vede la Uefa accusata di abuso di posizione dominante sul mercato per il controllo delle competizioni calcistiche. Insomma, una violazione del diritto di concorrenza europeo che, però, il legale dell’avvocatura generale della Corte, Athanasios Rantos, non ha ravvisato. Secondo il suo parere, gli organizzatori della SuperLega hanno il diritto di istituire una qualunque competizione indipendente, «al di fuori dell’ecosistema Uefa e Fifa. Tuttavia, non possono, parallelamente alla creazione di tale competizione, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzato dalla Fifa e dalla Uefa senza la preventiva autorizzazione di tali federazioni». Gli avvocati generali forniscono regolarmente assistenza legale alla Corte di giustizia. I loro pareri non sono vincolanti per il tribunale lussemburghese, ma vengono seguiti nella maggior parte dei casi.
Dalle conclusioni presentate dall’avvocato Rantos nell’udienza di oggi, 15 dicembre, si è evinto che le norme europee non impediscano alla Fifa, alla Uefa, alle loro federazioni o alle loro leghe nazionali di minacciare sanzioni nei confronti dei club affiliati qualora questi ultimi partecipino a un progetto per l’istituzione di una nuova competizione che rischierebbe di pregiudicare gli obiettivi legittimi perseguiti da tali federazioni di cui essi sono membri. La sentenza definitiva sulla SuperLega, iniziativa lanciata nell’aprile 2021, è attesa nella prima metà del 2023. Intanto, dalla Uefa, hanno espresso soddisfazione per il parere dell’avvocatura generale: «La Uefa accoglie con favore l’opinione inequivocabile dell’avvocato generale Rantos, che rappresenta un passo incoraggiante verso il mantenimento dell’attuale struttura di governance dinamica e democratica della piramide calcistica europea». Il comunicato divulgato dalla Uefa si conclude così: «Il parere rafforza il ruolo centrale delle federazioni nella protezione dello sport, sostenendo i principi fondamentali del merito sportivo e dell’accesso aperto a tutti i nostri membri, nonché unendo il calcio alla responsabilità condivisa e alla solidarietà. Il calcio in Europa rimane unito e fermamente contrario alla SuperLega, o a qualsiasi proposta separatista, che minaccerebbe l’intero ecosistema sportivo europeo».
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