L’idea di tagliare il reddito di cittadinanza dopo 7 mesi: «È gente che può andare a lavorare»
Per il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon «non è un dramma» l’ipotesi di tagliare il reddito di cittadinanza dopo sette mesi. In un’intervista a La Stampa il leghista spiega che «c’è una discussione, è un’ipotesi su cui non farei allarmismi. Anche perché stiamo comunque parlando di persone che possono e devono andare a lavorare. Il punto non è un mese in più o in meno, ma invertire la tendenza del reddito a tempo indeterminato. Da parte di Conte e M5S la drammatizzazione è eccessiva». La possibile riforma è «fattibile senza stracciarsi le vesti» secondo il sottosegretario. Il quale spiega che «tutta la tempistica di questa manovra è anomala, visto che il governo è in carica da un mese e mezzo. Poi ci sono emendamenti che devono essere valutati, bisogna aspettare le risposte del ministero dell’Economia, qualche ritardo è inevitabile. Ma sono certo che nessuno voglia finire in esercizio provvisorio e non ci finiremo». Infine, su Opzione Donna «stiamo lavorando a una soluzione ponte, riportando l’età di uscita a 58 anni, vedremo per quanto tempo. In prospettiva, però, l’obiettivo è superare Opzione donna con la riforma previdenziale: è una misura che a me non piace, perché la decurtazione del 30% dell’assegno è troppo pesante».
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