«Kadyrov doveva assassinare Zelensky prima dell’invasione», il retroscena dagli Usa sul piano fallito di Putin
La guerra della Russia contro l’Ucraina non si ferma. E anzi, sembra più il preludio di una nuova escalation. E mentre Mosca continua a bombardare diverse città ucraine, inclusa la capitale Kiev, colpendo le infrastrutture strategiche essenziali, facendo mancare acqua, elettricità e riscaldamento alla popolazione ucraina, da Oltreoceano arrivano notizie relative a un’ipotesi che era circolata già nei mesi scorsi, ossia che tra gli obiettivi del Cremlino ci fosse l’omicidio del presidente ucraino Zelensky. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita funzionari dell’intelligence e della sicurezza ucraini, tre settimane prima dell’inizio dell’offensiva russa contro l’Ucraina, iniziata lo scorso 24 febbraio, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe ordinato al leader ceceno Ramzan Kadyrov di occupare la sede del governo di Kiev e di assassinare il presidente Zelensky. Secondo quanto riferito dai funzionari ucraini, Kadyrov venne convocato dal Cremlino tre settimane prima dell’inizio del conflitto per «studiare una strategia» per uccidere Zelensky.
Kadryov, lo scorso 14 marzo su Telegram pubblicò un messaggio rivolgendosi direttamente a Zelensky e alla «sua banda»: «Ovunque tu vada, ovunque ti nascondi, i nostri combattenti ti raggiungeranno. Inceneriranno con il napalm tutti i tuoi scagnozzi, chiunque abbia mai invaso la vita della popolazione civile ucraina. I soldati delle forze speciali cecene daranno una bastonata a qualsiasi rappresentante della spazzatura di Bandera. Chiunque osi entrare in uno scontro frontale imparerà sicuramente sulla propria pelle cos’è una severa punizione cecena. Mentre Zelensky e la sua banda sono rintanati nei loro bunker sotto uno strato di cemento e ferro lungo un metro, le aspettative più terribili stanno già col fiato sul collo!».
Il leader leader ceceno e fedelissimo del presidente russo, sin dall’inizio del conflitto, ha ricoperto ruoli chiave e strategici, sino a essere promosso generale colonnello dell’esercito russo, lo scorso 5 ottobre. Attualmente gli uomini di Kadyrov sarebbero al lavoro per «disciplinare» i soldati di Mosca, sfiancati da mesi di guerra e da una lunga serie di sconfitte e perdite. Dopo la pubblicazione dell’indiscrezione del Wsj, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha «respinto categoricamente le affermazioni» pubblicate dal quotidiano statunitense, bollando la notizia come «falsa e totalmente assurda», come riportato dall’agenzia russa Tass.
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