Dagli Usa missili Patriot per Kiev, Biden verso l’annuncio: cosa può cambiare nella guerra
«Lo saprete tra pochi minuti». Risponde così il presidente statunitense Joe Biden ai giornalisti che gli hanno chiesto se gli Stati Uniti intendono inviare sistemi Patriot all’Ucraina. L’inquilino della Casa Bianca ha dunque lasciato intendere che a breve ci sarà un annuncio ufficiale. Si fa dunque sempre più insistente l’invio dei missili Patriot da Washington a Kiev. Negli ultimi mesi, infatti, l’Ucraina ha più volte richiesto agli Stati Uniti i inviare questa tipologia di armi per rendere più efficiente la difesa ucraina contro gli attacchi aerei de parte di Mosca. Il sistema di difesa missilistico Patriot è considerato uno dei più efficaci sistemi contro i missili balistici e da crociera, come quelli utilizzati dalla Russia nei bombardamenti contro le infrastrutture ucraine. Nelle ultime ore diverse fonti dell’amministrazione Biden, tra cui il Segretario alla Difesa, Lloyd Austin, hanno spiegato che l’invio era in fase di finitura e mancasse solo il via libera da parte del presidente Joe Biden. Nella giornata di ieri, 15 dicembre, l’ambasciata russa a Washington ha lanciato un monito contro l’ipotesi dei missili Patriot statunitensi a Kiev: «Se fosse confermato, assisteremo a un altro passo provocatorio dell’amministrazione Biden che potrebbe portare a conseguenze imprevedibili: la strategia di Washington causa un enorme danno non solo alle relazioni russo-americane ma crea anche ulteriori rischi per la sicurezza globale».
Cosa sono i missili Patriot
I Patriot sono missili terra-aria impiegati a partire dagli Stati Uniti all’inizio degli anni Novanta, per contrastare i missili Scud, di fabbricazione russa, durante la prima guerra del Golfo. Il sistema missilistico è in grado di colpire aerei, missili da crociera e missili balistici a corto raggio. Nel corso degli anni, la società produttrice del sistema missilistico Patriot, la Raytheon Technologies, ha progressivamente aggiornato e riprogrettato i missili. Questa particolare tipologia di arma viene fornita in batterie che includono un centro di comando, un generatore di energia elettrica, una sensore radar per rilevare le minacce in arrivo e otto lanciatori, da cui possono partire quattro razzi con una gittata compresa tra i 40 e i 160 chilometri, a seconda dei missili caricati sulla batteria. I Patriot sono infatti generalmente progettati per difendere aree particolari come città o infrastrutture altamente sensibili e dunque strategiche. Trattandosi di armi ad altissima tecnologia hanno anche un costo decisamente elevato. Secondo le stime il prezzo di una singola munizione si aggira intorno 4 milioni di dollari, mentre le batterie con i lanciatori di missili costano 10 milioni di dollari. Attualmente, secondo le informazioni più recenti, gli Stati Uniti dispongono di 16 battaglioni Patriot. Questi sistemi missilistici, però, non possono essere messi in azione dall’esercito statunitense o della Nato a partire territorio ucraino. Ed è per questo motivo che oltre all’invio dei missili, dovranno essere addestrate delle apposite truppe ucraine che siano in grado di poterle utilizzare. La gestione di una singola batteria di Patriot, infatti, richiede l’impiego di almeno 90 soldati specializzati. Inoltre, il loro addestramento non potrà avvenire sul suolo ucraino. Trattandosi di sistemi ad alta precisione, però, i Patriot non sono in grado di garantire la difesa di vaste aree, come di un’intera città come Kiev.
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