Manovra: salta la norma sul Pos, Rdc ridotto a 7 mesi e pensioni minime a 600 euro per gli over 75
«Nell’emendamento che presenterà il governo è prevista l’eliminazione della normativa relativa al Pos». Lo ha confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo in commissione Bilancio alla Camera dove ha annunciato gli emendamenti definitivi presentati dal governo Meloni sulla legge di Bilancio. L’argomento relativo al Pos, continua Giorgetti, «lo rimettiamo alla valutazione della commissione per quanto riguarda eventuali forme, che noi caldeggiamo, di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni», ha concluso. Per quanto riguarda invece il tetto del reddito per il taglio del cuneo fiscale, il ministro ha affermato che «passerà da 20 a 25mila», mentre negli emendamenti alla manovra ci sarà l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti quelli che hanno 75 anni. «Abbiamo previsto – ha detto Giorgetti – la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi».
Confermato, invece, il taglio del Reddito di cittadinanza, con l’assegno che arriverà l’anno prossimo solo per 7 mesi invece degli 8 previsti. Mentre i datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre con contratto a tempo indeterminato i beneficiari del Reddito di cittadinanza «si è aumentato da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali». Per quanto riguarda invece il Superbonus 110%, il termine per presentare la Cilas è fissato al 31 dicembre. «Negli emendamenti del governo – ha affermato il ministro dell’Economia – è recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%».
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