Manovra, scontro sui tempi di discussione. Spuntano nuovi finanziamenti alle scuole paritarie
Si accende la tensione tra maggioranza e opposizione sui tempi di discussione e approvazione della prima manovra finanziaria targata Giorgia Meloni. Dopo l’arrivo dei pacchetti di emendamenti firmati dal governo, gli appuntamenti in commissione Bilancio e in Aula alla Camera sono stati rivisti più volte ma al momento non c’è accordo, tanto che l’ultima riunione della capigruppo è stata aggiornata a stasera o domani mattina. La commissione Bilancio è convocata per oggi 19 dicembre alle 18.30, tra i malumori dell’opposizione che proponeva di riprendere alle 14. La maggioranza ha comunque ribadito che occorre chiudere l’esame nell’aula di Montecitorio al più tardi nella notte tra il 23 e il 24 dicembre. «Usano i tempi della commissione per farsi i fatti loro», attacca Debora Serracchiani del Pd. «La verità è che la manovra non è pronta», sottolinea Marco Grimaldi di Avs. «Questa notte è stata presentata una manovra sostitutiva, che contiene norme ordinamentali, chiaramente inammissibili», insiste Matteo Richetti di Azione.
Le novità
Dai pacchetti di emendamenti presentati dalla maggioranza continuano ad emergere novità non previste nella prima stesura. Arriva, ad esempio, un incremento di 30 milioni a decorrere dal 2023 del contributo per le scuole paritarie. In tema di introiti, c’è invece la proroga di un ulteriore anno, fino al 31 dicembre 2024, delle concessioni per la raccolta a distanza dei giochi pubblici, in scadenza al 31 dicembre 2022. Per giochi «a distanza» si intendono bingo, apparecchi da intrattenimento e scommesse. Il settore dovrebbe generare entrate pari per oltre 275 milioni in due anni (98,67 milioni nel 2023 e 176,68 milioni nel 2024) per le casse dello Stato.
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